Si trovano nell'intestino di ogni essere umano e sono determinanti nel processo della digestione. Ora però entrano in gioco per la produzione di carburanti “green”.

Stiamo parlando dei batteri Escherichia Coli, che alcuni ricercatori della statunitense Ucla Henry Samueli School of Engineering and Applied Science hanno utilizzato per  produrre butanolo normale - spesso proposto come alternativa "verde" per i tradizionali carburanti - a tassi significativamente superiori a quelli ottenuti rispetto ai metodi di produzione attualmente utilizzati.

Il team di ricerca dell’Ucla, guidata da James C. Liao, professore di chimica e biomolecolare, ha prodotto 15-30 grammi di n-butanolo per litro di terreno di coltura utilizzando Escherichia coli geneticamente modificati: si tratta di un aumento record di oltre i 1-4 grammi per litro solitamente prodotti per esempio nell'esperimento condotto dall'equipe di Berkeley (di cui abbiamo notizia un paio di settimane fa).

I risultati, pubblicati online sulla rivista Applied Environmental Microbiology, segnano un importante passo avanti nella produzione di butanolo normale, o n-butanolo, un particolare alcool che ha dimostrato di lavorare bene con i motori a benzina, senza richiedere modifiche solitamente necessarie con altri biocarburanti.

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