E' stato recentemente pubblicato dall'Istat una raccolta con le principali informazioni statistiche sull’ambiente in Italia per il periodo 2005-2006. L'annuario fornisce una sintesi della situazione ambientale nel nostro Paese e presenta le seguenti tematiche: altimetria e meteorologia, aria, rumore, acqua, conservazione della natura, rifiuti, radioattività, sismicità, insediamenti abitativi, agricoltura, energia, industria, trasporti, turismo e ambiente urbano.
A sorprendere sono però i dati relativi alla questione energetica, in cui si nota un sensibile calo della produzione di energia da fonti rinnovabili, nonostante il gran parlare dell'ultimo periodo. Si legge, infatti, nell'annuario che l’energia consumata nel 2005 è derivata principalmente dal petrolio (43,1 per cento del consumo interno lordo di energia), dal gas naturale (36,0 per cento) e, in misura minore, da fonti rinnovabili (6,8 per cento). Nel 2005 si è inoltre osservato una riduzione della produzione di fonti energetiche (-4,6 per cento rispetto all’anno precedente) e un aumento della dipendenza dalle importazioni.
Il contributo delle fonti rinnovabili alla produzione elettrica nazionale, pari a 41 miliardi nel 1995, ha raggiunto nel 2005 i 49 miliardi di kilowattora, valore comunque in diminuzione rispetto all’anno precedente, in cui la produzione ha toccato oltre 55 miliardi di kilowattora, a fronte di un incremento del contributo del gas come fonte primaria per la produzione di energia elettrica (39 per cento nel 2004 e 45 per cento nel 2005). La maggiore fonte rinnovabile di generazione elettrica nazionale è rappresentata da quella idroelettrica con 36 miliardi di kilowattora nel 2005; mentre da fonte eolica sono stati prodotti 2,3 miliardi di kilowattora nel 2005, in leggero aumento di 0,5 miliardi rispetto al 2004).