La Giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, ha approvato il Disciplinare di produzione integrata “Erbai” redatto nel rispetto delle Linee Guida nazionali. Tra le specie ammesse a coltura ecco le più comuni: avena, orzo, triticale, loglio italico, veccia comune, favino, pisello da foraggio e i trifogli. Il provvedimento ha vietato il materiale di propagazione Ogm.
Viene così regolamentata la scelta dell’ambiente di coltivazione, la scelta varietale ed il materiale di moltiplicazione, la sistemazione e la preparazione del suolo alla semina, l’avvicendamento colturale, la gestione del suolo e le pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti, le concimazioni, l’irrigazione e la raccolta.
Previa realizzazione dell'impianto, sarà indispensabile verificare l’idoneità alla coltivazione della zona interessata che, oltre a garantire un successo economico, deve evitare forzature ed inutili interventi colturali che rischiano di diventare antieconomici. Per la produzione integrata di erbai è fatto totale divieto al ricorso a materiale proveniente da organismi geneticamente modificati e non sono ammessi interventi chimici di qualsiasi tipo.
“Si è reso opportuno redigere il Disciplinare di produzione integrata degli erbai - dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia - dal momento che le specie da erbaio sono una tipologia di coltivazione che sta suscitando un certo interesse economico anche per le aziende zootecniche, quale alternativa più economica rispetto ai mangimi tradizionali per la produzione di alta qualità”.
“Non utilizzando Ogm e non intervenendo chimicamente, gli allevatori che utilizzano per i loro capi le specie foraggere provenienti dagli erbai potranno così puntare ad una maggiore qualità della carne lucana e del latte e dei prodotti derivati" sottolinea inoltre Braia.
“Il Disciplinare diventa quindi uno strumento utile per agevolare anche le imprese agricole che hanno aderito alla Misura 214 del Psr 2007-2013 e che aderiranno alle Misure relative del nuovo Psr, oltre ad essere un contributo indispensabile per il mantenimento degli agrosistemi naturali della Basilicata vero patrimonio da difendere e valorizzare" conclude Braia.
Viene così regolamentata la scelta dell’ambiente di coltivazione, la scelta varietale ed il materiale di moltiplicazione, la sistemazione e la preparazione del suolo alla semina, l’avvicendamento colturale, la gestione del suolo e le pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti, le concimazioni, l’irrigazione e la raccolta.
Previa realizzazione dell'impianto, sarà indispensabile verificare l’idoneità alla coltivazione della zona interessata che, oltre a garantire un successo economico, deve evitare forzature ed inutili interventi colturali che rischiano di diventare antieconomici. Per la produzione integrata di erbai è fatto totale divieto al ricorso a materiale proveniente da organismi geneticamente modificati e non sono ammessi interventi chimici di qualsiasi tipo.
“Si è reso opportuno redigere il Disciplinare di produzione integrata degli erbai - dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia - dal momento che le specie da erbaio sono una tipologia di coltivazione che sta suscitando un certo interesse economico anche per le aziende zootecniche, quale alternativa più economica rispetto ai mangimi tradizionali per la produzione di alta qualità”.
“Non utilizzando Ogm e non intervenendo chimicamente, gli allevatori che utilizzano per i loro capi le specie foraggere provenienti dagli erbai potranno così puntare ad una maggiore qualità della carne lucana e del latte e dei prodotti derivati" sottolinea inoltre Braia.
“Il Disciplinare diventa quindi uno strumento utile per agevolare anche le imprese agricole che hanno aderito alla Misura 214 del Psr 2007-2013 e che aderiranno alle Misure relative del nuovo Psr, oltre ad essere un contributo indispensabile per il mantenimento degli agrosistemi naturali della Basilicata vero patrimonio da difendere e valorizzare" conclude Braia.
