All'importante vetrina Interpoma 2012 (tenutasi a Bolzano dal 15 al 17 novembre) si è parlato molto delle nuove varietà di mele a polpa rossa, innovazione che potrebbe rappresentare nel prossimo futuro una grande opportunità per la filiera.

Le mele a polpa rossa sono già molto note nel mondo hobbistico, ornamentale e dell’industria di trasformazione, ma le varietà finora diffuse non sono adatte al consumo fresco. I ricercatori di tutto il mondo sono dunque al lavoro per creare più evolute rispetto alle precedenti, anche se sotto l’aspetto organolettico rimangono ancora migliorabili, presentando sapore e conservabilità inferiore rispetto a Gala, Granny Smith, come si evince da degustazioni effettuate alla cieca.

Tra gli sviluppi futuri della melicoltura, spiega Walter Guerra, direttore del reparto di Pomologia del Centro di Laimburg, "ci sono la sperimentazione di tipologie a polpa rossa, la ricerca di mele a pezzatura ridotta formato snack, mele tolleranti o resistenti a patologie e quindi a ridotto impatto ambientale, oltre che a nuovi ibridi a buccia gialla.

Le mele a polpa rossa rappresentano sicuramente un prodotto innovativo e di grande prospettiva, che potrebbe aprire nuovi scenari di mercato. I responsabili della particolare colorazione sono gli antociani, composti che sembrano apportare benefici alla salute grazie alla loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Allo stato attuale delle cose è però necessario invitare alla prudenza ed a non immettere sul mercato produzioni che potrebbero deludere le attese del consumatore".

"Qui non si tratta di fare i primi della classe
- precisa Guerra - ma di arrivare sul mercato con prodotti di piena soddisfazione per il consumatore. Presso il Centro di sperimentazione Laimburg stiamo testando una ventina di varietà a polpa rossa della nuova generazione: tante presentano un sapore astringente, acidulo, scarsa conservabilità e polpa che tende a diventare spugnosa nel tempo. Questi frutti destano sicuramente stupore, interesse e curiosità nel consumatore ma il sapore e le altre proprietà non ancora all'altezza potrebbe far pagare negativamente sul mercato. Al momento quindi c’è ancora molto da fare. Potrebbe quindi valere la pena aspettare un paio di anni per introdurre in pompa magna questi nuovi prodotti?”


NovaMela e Ifored, assieme per un progetto mondiale  

Tanti sono i progetti tradizionali di ricerca e di miglioramento genetico orientati alla creazione di nuove mele.

Ad Interpoma è stato presentato NovaMela, un consorzio che raggruppa i big produttivi della melicolitura italiana: dagli altoatesini Vog e Vip, ai trentini Melinda e La Trentina passando per i piemontesi della Rivoira.

"L’obiettivo del progetto - prosegue Guerra - è quello di gestire attraverso il nuovo consorzio, assieme a centri di ricerca e sperimentazioni, le fasi di ricerca, sviluppo e valorizzazione di nuove varietà a polpa rossa e l’acquisizione dei diritti per la produzione e la commercializzazione di nuove varietà di melo a polpa rossa ritenute promettenti.
Sulla base di tale delega NovaMela è entrata a far parte del capitale sociale della società Ifored Sas allo scopo di gestire a livello mondiale dello sviluppo e del marketing delle nuove varietà di melo a polpa rossa prodotte nell'ambito di miglioramento genetico di Ifo, la cui commercializzazione sarà poi affidata alle aziende socie".

Secondo informazioni da parte dei breeder francesi (le selezioni Ifored non sono ancora in prova presso Istituti pubblici come il Laimburg) le varietà attualmente in fase di sviluppo vanno dalla mela con polpa rossa al 30% a quelle con polpa rosso intenso esteso sull’intera superficie. La buccia può esserre invece rossa, arancione, gialla e bicolore.
 

Varietà sviluppate da miglioramento genetico tradizionale. E nel futuro?

Queste varietà sono tutte ottenute attraverso tecniche di miglioramento genetico tradizionale: incrocio sessuale tra piante seguito da ripetute reincroci tra progenie e progenitori. Accanto ai caratteri di interesse, questa tecnica trasferisce anche caratteri non voluti: nel caso della mela a polpa rossa la caratteristica della presenza di antociani viene spesso trasferita assieme all’astringenza e alla spiccata acidità, caratteri non piacevoli al palato del consumatore.

Stiamo cercando di affinare la tecnica di breeding tradizionale per riuscire a creare nuove varietà appetibili ai consumatori - conclude Guerra -. Ci sono però istituti esteri e privati che accanto a queste tecniche convenzionali hanno sviluppato la metodologia della cisgenesi e/o trasgenesi, che possono portare all'individuazione di nuove varietà anche a polpa rossa, ma con caratteristiche organolettiche invariate rispetto alle varietà trasformata.  

Le piante transgeniche sono piante il cui Dna è stato modificato con tecniche di ingegneria genetica allo scopo di approntare miglioramenti o modifiche di una o più caratteristiche. Tecnicamente sono definiti organismi transgenici quegli organismi in cui i geni inseriti provengono da specie diverse mentre si indicano come organismi cisgenici quelli in cui si integrano geni e promotori appartenenti alla pianta stessa o a specie naturalmente incrociabili. E' evidente che questo argomento può aprire scenari nuovi e di prospettiva, senza entrare in aspetti polemici”.


 

Dati relativi a panel test effettuato dal gruppo di lavoro del Laimburg coordinato da Walter Guerra. Sull'asse delle y i valori di gradimento: da 1 a 9 con 1=assente e 9=molto intensa. Sulle asse delle x invece i parametri presi in considerazione dal test: da sinistra a destra abbiamo croccantezza, durezza, succosità, dolcezza, aroma e astringenza.