Si è respirato entusiasmo durante la conferenza stampa di presentazione di Interpoma che ha svelato le maggiori novità 2024, a una manciata di settimane dall'avvio della tredicesima edizione. "Chiunque sia nel settore della mela sa che non si può non essere presenti a Interpoma. È qui dove si possono vedere i trend del futuro e dove si possono conoscere le prime anticipazioni di mercato che permettono di immaginare la nuova stagione commerciale", ha detto Giulia Montanaro, Brand manager di Interpoma, evento internazionale di riferimento per i professionisti del settore melicolo che si terrà dal 21 al 23 novembre 2024 a Fiera Bolzano.

 

Thomas Mur, direttore di Fiera di Bolzano, ha annunciato che le prenotazioni sono full e che Interpoma si estende su 25mila metri quadrati con 490 espositori in arrivo da ventuno Paesi.

 

Il tema che percorrerà l'evento è la digitalizzazione e le nuove tecnologie, applicate al mondo della mela. "Visitando la fiera, possiamo veramente toccare con mano tutte le novità che stanno arrivando", ha detto ancora Giulia Montanaro.

 

Un momento della conferenza stampa di presentazione di Interpoma 2024

Un momento della conferenza stampa di presentazione di Interpoma 2024

(Fonte foto: Barbara Righini - AgroNotizie®)

 

Focus sul programma di Interpoma 2024

Da un lato ci saranno i nove Interpoma Tours, cui si aggiungerà l'H1 Event Space della Fiera. All'H1 sarà possibile testare le tecnologie di undici aziende del settore: tecnologie e applicazioni che consentono di scattare fotografie per gestire al meglio il meleto o ottenere la dimensione e la classificazione del colore delle mele nel cestino, sistemi di monitoraggio delle malattie in tempo reale, software per semplificare la gestione dell'azienda agricola, sistemi di facilitazione dell'agricoltura di precisione, agrosistemi robotizzati per la raccolta delle mele, tecnologie per il monitoraggio dello stato delle piante in tempo reale e dispositivi per favorire il risparmio idrico. L'area H1 avrà 800 metri quadrati dedicati a queste tecnologie per vedere da vicino il "meleto del futuro".

 

Proprio relativamente alle novità che saranno presentate in H1, farà il suo debutto quest'anno il Visitors' Choice Award, un premio assegnato quindi dal pubblico. "Abbiamo cercato in questo modo veramente di coinvolgere le giovani generazioni e i visitatori. Sono invitati a dirci quali, secondo loro, sono le tecnologie che si affermeranno e che cambieranno il modo di lavorare in meleto".

 

Una giuria tecnica invece assegnerà l'Interpoma Award 2024 che metterà al centro dell'attenzione ancora una volta sostenibilità agricola e nuove tecnologie. Il premio, che è organizzato da Fiera Bolzano, è in collaborazione con la Facoltà di Scienze Agrarie, Ambientali e degli Alimenti della Libera Università di Bolzano e patrocinato dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (Soi).

 

La seconda delle due giornate del classico appuntamento con l'Interpoma Congress 2024, simposio internazionale sulla mela, sarà interamente pervasa dal digitale, titolo della sessione "Rivoluzione digitale: i meleti del futuro". "Digitalizzare significa costruire nuovi sensori, utilizzare dati provenienti da quei sensori e analizzarli per trasferire poi le informazioni al consumatore. Il consumatore è in prima battuta il tecnico poi il coltivatore in campo, ma poi anche il consumatore finale che mangerà la mela. Avremo una connessione completa con il frutteto", ha detto Luigi Manfrini dell'Università di Bologna, chairman del secondo giorno del convegno. "I nuovi frutteti - ha aggiunto Manfrini - non dovranno adattarsi alle nuove tecnologie, e queste non dovranno adattarsi agli impianti. Sarà una joint venture fra tecnologie e impianti, i nuovi frutteti si fonderanno con le nuove tecnologie".

 

E nuove tecnologie sono anche quelle di breeding, le Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea) o New Breeding Techniques (Nbt). La prima giornata del convegno sarà dedicata proprio a questo tema così dibattuto e controverso. Gli argomenti spazieranno dalle normative globali sull'editing del genoma delle piante ai diritti di proprietà intellettuale, arrivando fino alla percezione e accettazione delle Tea da parte dei consumatori. "Vorremmo affrontare una questione centrale nei dibattiti sul tema: queste nuove tecnologie sono davvero così promettenti come molti sostengono o sono davvero così rischiose come si sostiene in altri ambiti? Penso che probabilmente la risposta stia nel mezzo", ha detto Thomas Letschka del Laimburg Research Centre, chairman del primo giorno del convegno.

 

"Abbiamo assistito a molte discussioni etiche e politiche, dibattiti legali su questo argomento, ma molto raramente abbiamo visto un evento in cui tutti questi diversi aspetti vengono trattati contemporaneamente e viene fornita una panoramica a 360 gradi su questo argomento", ha continuato. "Il panel che abbiamo messo assieme - ha concluso Letschka - credo possa veramente fornire una panoramica a tutto tondo sulle Tea, in modo che il pubblico possa acquisire il background necessario per formarsi un'opinione informata sulla base della scienza e non di pregiudizi o dogmi".

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