Il mercato melicolo in Italia ha evidenziato nella prima parte della stagione un andamento delle vendite più lento del previsto: le giacenze ad esempio al primo di maggio hanno sfiorato le 450mila tonnellate, +30mila tonnellate rispetto allo scorso anno (fonte Assomela). Le maggiori difficoltà sono per i piccoli calibri e per il prodotto di seconda categoria, con la Golden Delicious ad essere la mela in maggiore sofferenza.

 

Continua la preoccupazione per l'aumento generalizzato dei costi: nel settore melicolo sono superiori di almeno 10-12 centesimi al chilogrammo rispetto al 2021. Al momento questi costi sono interamente assorbiti dai produttori. L'export in generale ha subito una frenata a causa degli effetti della situazione geopolitica: ad esempio la Polonia ha perso sbocchi commerciali con la chiusura della Russia e della Bielorussia.

 

Senza dimenticare l'impossibilità di accedere al mercato egiziano (che vale per l'Italia circa 100mila tonnellate): la Banca Centrale Egiziana infatti con la volontà di frenare l'uscita dal Paese di valuta forte, che servirà nei prossimi mesi per l'acquisto di cereali, non rilascia più agli operatori egiziani le lettere di credito necessarie per procedere con i pagamenti per importare mele.

 

Per fare il punto sul settore melicolo italiano, che con oltre 2 milioni di tonnellate prodotte all'anno è uno dei leader nel mondo, abbiamo intervistato Walter Pardatscher, direttore del Vog - Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell'Alto Adige, durante l'edizione 2022 del Macfrut che si è tenuta a Rimini dal 4 al 6 maggio scorsi.

 

"Siamo in una fase di grandi trasformazioni dei mercati internazionali e di grande difficoltà - spiega Pardatscher - ma possiamo dire che per il nostro Consorzio e per i nostri produttori finora la stagione commerciale sta dando buoni risultati. Questo grazie anche al lavoro che abbiamo fatto negli anni passati e alla nostra offerta varietale. È evidente che guardiamo alla situazione geopolitica con timore in quanto sta generando, direttamente e indirettamente, pressioni sull'andamento delle vendite e dei consumi. Il nostro atteggiamento però resta ottimista, anche se le variabili in gioco sono molte ed è molto difficile poter prevedere come evolverà la stagione. Partecipare ad una manifestazione come questa del Macfrut e vedere la gente tornare a frequentare le fiere ci permette di ripristinare quelle relazioni di cui abbiamo bisogno e che sono fondamentali per creare fiducia. Proprio quella fiducia che può essere rampa di lancio per il settore melicolo".

 

 

Walter Pardatscher, direttore del Consorzio Vog

Walter Pardatscher, direttore del Consorzio Vog

(Fonte foto: © ArminHuber)

 

"I costi di produzione sono cresciuti molto: basta guardare quanto successo per materie prime, energie e manodopera. Questo ha portato per i nostri oltre 4.600 produttori una riduzione della forbice tra costi e ricavi, riducendo la marginalità e la capacità d'acquisto. Siamo però così ancora più invogliati a metterci passione e impegno e a mantenere alta la qualità. Per farlo è necessario dare valore ai produttori e ai prodotti. Qui la comunicazione ci può dare una mano".

 

La mela giusta al momento giusto

Tra le risposte che Vog ha dato ad un mercato così incerto ci sono sicuramente la programmazione strategica e l'innovazione varietale. "Il nostro Consorzio - prosegue Pardatscher - ha creato un ricco e profondo assortimento varietale, capace di rispondere alle diverse esigenze di mercato per tutti i 12 mesi dell'anno sia in Italia che all'estero. Questo ci permette di far fronte alle diverse problematiche globali che possono creare criticità sia sulle vendite che sui prezzi. Il nostro catalogo di mele ci permette di rispondere ai diversi stili di vita moderni e con il sostegno di brand forti in grado di evocare immediatamente le peculiarità di ciascun prodotto e i valori del target. Per noi e i nostri produttori è importante produrre mele di alta qualità e capaci di farci entrare in precise finestre commerciali".

 

Proprio in questa chiave il Fruit Logistica 2022 e il Macfrut 2022 hanno visto il debutto di nuove varietà: Cosmic Crisp®, RedPop®, Giga® e SweeTango®. "Le prime tre sono mele adatte alla seconda metà della stagione, grazie alla loro capacità di conservazione. Ognuna ha caratteristiche distintive e una specifica e originale brand identità. Nella stagione 2021 Vog ha raccolto 900 tonnellate di Cosmic Crisp® e circa 2mila sia di RedPop® che di Giga®. Sweet Tango® invece è una mela bicolore (rosso rubino e giallo) che viene raccolta già a metà agosto. L'esperienza di gusto perfetta viene dalla freschezza come quella di un'anguria e la dolcezza paragonabile al miele. Questa mela estiva ci permette anche di creare un'unione d'intenti tra i produttori dell'Alto Adige e del Trentino unendo gli sforzi di Marlene®, Val Venosta® e Melinda®: quando si dice l'unione fa la forza".

 

La mela dell'Alto Adige: modello vincente per la sostenibilità

Il Consorzio Vog, insieme ad altri attori del settore frutticolo altoatesino, contribuisce all'attuazione di una strategia di sostenibilità comune nell'ambito del settore melicolo dell'Alto Adige. Questo progetto si chiama Sustainapple ed è orientato ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell'Onu.

 

"Noi la sostenibilità l'abbiamo quasi nel Dna - conclude Pardatscher -: è da sempre che lavoriamo nell'ottica che la nostra terra verrà lasciata ai nostri figli e ai figli dei nostri figli. Per fare questo lavoriamo (all'interno del progetto) su tre campi d'azione: la melicoltura altoatesina come un modello di successo mondiale, un'alimentazione sana per tutti e la natura come nostro partner. I campi d'azione sono a loro volta suddivisi in sottocategorie per le quali sono previsti ulteriori pacchetti di misure attuate in base a un calendario preciso. I nostri produttori da generazioni lavorano con la consapevolezza che i loro frutteti saranno tramandati alle generazioni successive: in quest'ottica si lavora per non intaccare la natura, l'ambiente e tutte le altre condizioni che favoriscono l'agricoltura". Il programma dovrebbe essere portato a termine nel 2030, ma di anno in anno verranno presentati i risultati ottenuti.