E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a commento dell’annuncio da parte della Cina di aver chiuso l'inchiesta sul vino europeo per dumping grazie ad una intesa raggiunta tra le organizzazioni professionali della Cina e dell'Ue che hanno firmato un protocollo d'accordo.
"E’ stato premiato il nostro impegno - ha sottolineato la Coldiretti - per fermare una ritorsione ingiusta alle imposte aggiuntive decretate dall'Europa per i pannelli fotovoltaici di fabbricazione cinese".
"Una situazione di incertezza che - ha spiegato l'organizzazione - ha contribuito a frenare le esportazioni made in Italy che si sono ridotte addirittura di un terzo in quantità nel corso del 2013, in cui peraltro per la prima volta la Cina diventa il maggior consumatore mondiale di vino rosso, sorpassando Italia e Francia".
"Si tratta del risultato – ha precisato la Coldiretti - di un incremento record dei consumi di vino rosso nel gigante asiatico, pari al 136 per cento rispetto al 2008, mentre nello stesso periodo si è verificato un calo del 18 per cento in Francia e del 5,8 per cento in Italia. Se si considera però anche il vino bianco la Cina si colloca al quinto posto tra i maggiori consumatori. La maggioranza del vino consumato in Cina è di produzione locale, anche se le importazioni rappresentano complessivamente una quota di mercato di 19 per cento".
Secondo un’indagine resa nota a Vinexpo, in Cina sono state stappate 155 milioni di casse, per un totale di 1,86 miliardi di bottiglie di vino rosso nel 2013 rispetto alle 150 milioni dei francesi e ai 141 milioni degli italiani. "La popolarità del vino rosso viene giustificata anche dal fatto che – nota la Coldiretti - nella cultura cinese il colore rosso è associato a salute, potere e fortuna".
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Fonte: Coldiretti