Pubblicato sulla prestigiosa rivista eLife, sarà presto pubblicizzato online da istituti del calibro della Cambridge University, King's College London, Royal Society e Human Frontiers Science Program.
L’articolo scientifico, intitolato “A Network Approach to mixing Delegates at Meetings” ovvero “Un approccio basato sulla teoria dei grafi per mescolare delegati a conferenze scientifiche” ha come primo firmatario Federico Vaggi e ultimi firmatari a pari merito Attila Csikasz-Nagy della Fondazione Mach e Rafael Edgardo Carazo Salas della Cambridge University .
L'obiettivo di una conferenza dovrebbe essere quello di stimolare il dibattito e nuove idee ma spesso accade che i ricercatori più giovani non riescono a partecipare a discussioni. Questo perché o la scena è dominata dal peso scientifico di ricercatori più esperti o anche perché la diversità degli ambiti di ricerca rende difficoltoso individuare spazi comuni su cui instaurare una discussione.
Il lavoro di Vaggi e Csikasz-Nagy, che include anche il contributo di Tommaso Schiavinotto che opera in una start-up trentina e si è avvalso della somministrazione di un questionario nell’ambito di alcune conferenze, riguarda la sviluppo di un modello basato su algoritmi che mette in relazione i partecipanti che hanno la maggiore possibilità di avere interessi comuni e con i quali non vi sono precedentemente state occasioni di incontro.
“Un approccio – spiegano gli autori– che per la comunità scientifica potrebbe effettivamente rivelarsi vincente, perché funziona da 'rompi ghiaccio' per favorire interazioni tra gruppi che normalmente non interagiscono facilmente”.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige