Le sfide per l’agricoltura del futuro sono molteplici: aumento della popolazione, evoluzione delle abitudini e dei consumi alimentari nei paesi in via di sviluppo, cambiamenti climatici, controllo dei parassiti e degli infestanti, riduzione delle riserve idriche, riduzione della Sau, volatilità dei prezzi, impatto dei biocarburanti sulle produzioni alimentari.
Di questo si è discusso all’Accademia dei Georgofili alla lettura “Innovazione, sostenibilità e sfide per l'agricoltura del futuro”, svoltasi ieri, giovedì 13 dicembre, nel corso della quale è intervenuto Dario Frisio, presidente del Comitato di direzione della Facoltà di Scienze agrarie e alimentari dell’Università di Milano.

Tutti questi elementi possono riassumersi nella lotta alla fame nel mondo. Poiché i margini delle soluzioni “tradizionali” sono limitati dalle risorse disponibili e dal quasi raggiungimento del massimo potenziale biologico delle specie coltivate, sono possibili recuperi soltanto limitando le perdite e gli sprechi e migliorando infrastrutture, formazione e, soprattutto, ricerca in agricoltura. La cosiddetta sostenibilità dell’attività agricola infatti non è un dato ma un percorso con diverse soluzioni specifiche: non esiste pertanto un modello unico di sostenibilità. Il ruolo dell’innovazione è fondamentale e ciò comporta il principio di non esclusione di percorsi e soluzioni diverse, che possono convivere a livello di sistemi agricoli.