Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che la qualità si prevede buona, ma la produzione risulta in calo del 30% quest'anno in cui il "deblocage" è stato anticipato rispetto al passato secondo quanto disposto dal decreto del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali 13 agosto 2012. La commercializzazione del novello in Italia - sottolinea la Coldiretti - è anticipata quest'anno di ben sedici giorni rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre (15 novembre).
"Il forte calo della vendemmia in Italia con una produzione complessiva di vino al di sotto dei 40 milioni di ettolitri ha indotto i produttori nazionali a riservare al novello un quantitativo minore di bottiglie rispetto al solito - osserva la Coldiretti - Inoltre il vino da bere giovane, anche se apprezzato come prima produzione enologica dell'anno, ha un po' perso lo smalto di qualche anno fa anche per la limitata conservabilità che ne consiglia il consumo nell'arco dei prossimi 6 mesi".
I prezzi di vendita sono stabili, riporta la Coldiretti, con una media di 5 euro a bottiglia. Il fatturato del vino novello è di circa 20 milioni di euro e sono oltre duecento i produttori con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto. Questa Regione e il Trentino coprono insieme quasi la metà della produzione nazionale; a seguire si posizionano la Toscana, la Sardegna, l'Emilia-Romagna e la Puglia. La produzione italiana - precisa la Coldiretti - è caratterizzata soprattutto da novelli monovitigno con l'utilizzazione di un'ampia gamma di vitigni autoctoni (Teroldego, Ciliegiolo, Nero d'Avola, ecc.) anche se quelli più utilizzati sono nell'ordine Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera.
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Fonte: Coldiretti