Sicurezza alimentare, instabilità dei prezzi, vitalità delle aziende agricole di tutto il mondo.
Queste saranno le priorità nell'azione dell'Organizzazione mondiale degli agricoltori, che unirà più di cinquanta associazioni nazionali di categoria nel mondo e avrà sede a Roma.
Il profilo generale dell'Organizzazione, cui hanno già aderito Cia e Coldiretti, è stato tracciato in un incontro a Bruxelles, presente il presidente della Cia, Giuseppe Politi.
Ancora non c'è un acronimo ufficiale, ma l'organismo intende essere la "voce unita degli agricoltori e delle cooperative agricole del mondo", a quanto si legge in una nota del Copa-Cogeca.
Presenti anche molte realtà del Sud del globo, e questa dovrebbe essere la differenza più marcata rispetto alla Fipa (la Federazione internazionale dei produttori agricoli), nata nel 1946 e rappresentativa di molte associazioni dei Paesi industrializzati.
"E' un'occasione storica – ha sottolineato Doug Taylor-Freeme, rappresentante della delegazione africana – perché a fronte delle preoccupazione sulla volatilità dei mercati e sulla sicurezza alimentare gli agricoltori di tutto il mondo hanno deciso di unirsi per scambiarsi idee, trovare soluzioni comuni ai problemi. Un'iniziativa particolarmente importante, visto che la domanda di cibo crescerà del 70% entro il 2050".
La delegazione europea ha invece posto l'accento sulla necessità di mantenere vitali i territori rurali e aumentare il potere contrattuale dei produttori nella filiera.