Dopo New York il Sudan. Dalla maratona della 'Grande Mela' alla maratona della solidarietà, della speranza per un futuro migliore e di libertà, a fianco di una popolazione che soffre, che vive di stenti, nella fame e nella miseria, nell’oppressione. La Cia-Confederazione italiana agricoltori sarà ancora una volta protagonista di un’importante atto di sostegno sociale verso chi lotta per l’affermazione dei più elementari diritti civili e democratici.
Insieme a Libera, Associazioni contro le mafie, di Don Luigi Ciotti, sponsorizzerà la maratona-referendum, un vero evento storico per questo Paese, dando così forma al sogno di molti giovani di Mapuordit, villaggio del Sud Sudan, che daranno vita all’importante iniziativa promossa dai missionari comboniani.
A Mapuordit, infatti, domani 9 novembre si correrà insieme per prepararsi al referendum del 9 gennaio del 2011. Una maratona di 6 km in solidarietà e in comunione con tutto il popolo sud-sudanese.
“Per dire al mondo che - come afferma padre Daniele Moschetti, missionario comboniano - vuole un voto di pace. E la gente del villaggio si sta preparando al referendum per l'autodeterminazione del Sud Sudan. Referendum previsto dall'accordo di pace del 2005, che ha posto fine a lunghi anni di guerra tra il Nord e il Sud del Paese. Il risultato sembra davvero scontato. Vittoria per la secessione".
Tutti, dai bambini agli anziani sembrano ormai orientati a rompere questa catena che hanno sempre sentito con il Nord Sudan. E' un liberarsi dopo secoli di schiavitù, oppressione, di ingiustizie, soprusi.
La gente ci crede. Dal 14 novembre al 4 dicembre in tanti andranno a registrarsi per poter votare. E' un momento storico irripetibile. E questo la popolazione lo sta comprendendo.
Per questo il 9 novembre la gente di Mapuordit vuol scrivere il suo pezzo di storia correndo in solidarietà e comunione con tutto il popolo sud-sudanese. Una corsa per dire al mondo che anche la gente di Mapuordit vuole il referendum. Ci saranno premi per tutti: dai giovani ai più vecchi, dalle bambine alle donne, uomini e anziani. E ognuno alla fine della corsa o della camminata solidale riceverà una maglietta che rimarrà nella storia con una scritta tratta dalla lettera pastorale dei vescovi cattolici sudanesi dello scorso luglio: "Il Sudan non sarà mai più lo stesso!". Una profezia ma anche una realtà!
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