'Tolleranza zero' per chi sofistica ed inquina gli alimenti, attentando alla salute pubblica; rendere sempre più rigorosi i controlli; estendere a tutti i prodotti agroalimentari l’indicazione d’origine in etichetta; una dura lotta alle falsificazioni.
E’ quanto ribadito oggi dalla Cia nel commentare in modo positivo l’operazione congiunta condotta in provincia di Salerno dall'Ispettorato Controllo Qualità, il Corpo Forestale dello Stato e la Asl competente che ha portato al maxi-sequestro di prodotti alimentari scaduti, mal conservati e in situazioni igieniche molto precarie. Occorrono, avverte la Cia, misure drastiche per contrastare l’adulterazione e la truffa nell’alimentazione.
E’ necessaria la massima fermezza contro chi, attraverso azioni criminali, fraudolenti e illegali, mette a repentaglio la salute dei cittadini e provoca gravi danni alla stessa credibilità del settore agroalimentare italiano.
D’altra parte, la stragrande maggioranza degli italiani (nove su dieci) vuole massima sicurezza alimentare e chiede misure efficaci per reprimere sofisticazioni e adulterazioni dei prodotti; mentre sette su dieci sono favorevoli un’etichetta 'trasparente' che permetta di riconoscere la provenienza del prodotto.
Non solo. Oltre il 65% dei nostri connazionali guarda alla qualità. La sicurezza è, quindi, al primo posto nelle scelte alimentari degli italiani.
Una tendenza, avverte la Cia, che è stata rafforzata anche dagli ultimi scandali alimentari e dalle vicende che hanno riguardato i sequestri di prodotti 'pericolosi' per la salute.