Con la firma del decreto ministeriale che affida all'Ispettorato centrale qualità di Firenze il rilascio della dichiarazione di conformità del Brunello di Montalcino Docg per l'esportazione verso gli Stati Uniti, si è chiusa la vicenda che rischiava di porre il vino senese fuori dal suo primo mercato estero. Lo hanno annunciato oggi il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia e l'ambasciatore statunitense Ronald Spogli in una conferenza stampa tenuta in una azienda vinicola di montalcino.
Era necessario 'dare una risposta seria e concreta' ha detto il ministro, spiegando come sia il decreto di oggi sia quello precedente che ha istituito la Commissione di garanzia, siano stati motivati dalla necessità di evitare 'un pericoloso effetto domino' che avrebbe potuto avere conseguenze nefaste per tutto l'export agroalimentare italiano.
Zaia, che stamattina ha incontrato il procuratore titolare dell'inchiesta sulla presunta violazione del disciplinare della Docg, ha espresso il massimo rispetto per il lavoro della magistratura, rappresentando però la necessità che i tempi siano i più brevi possibili. 'Lla vicenda si è chiusa con razionalità e ragionevolezza, oltre che in tempi relativamente brevi', ha affermato da parte sua Spogli. 'E' un ottimo esempio di come due Paesi che hanno un contenzioso possano risolverlo sulla base del rispetto e della stima reciproca', ha aggiunto l'ambasciatore. 'La forte motivazione e la concretezza possono fare la differenza', ha concluso Spogli.
Soddisfazione per l'esito della vicenda è stato espresso dal sindaco di Montalcino Maurizio Buffi e dal presidente del Consorzio di tutela del Brunello, Patrizio Cencioni. Quest'ultimo ha sottolineato anche che nel 2008 le vendite di Brunello negli Stati Uniti sono aumentate.