Mentre crollano le vendite del commercio fisso al dettaglio con l’estate cresce in controtendenza la spesa nelle bancarelle dietro le quali sempre più spesso ci sono gli imprenditori agricoli dai quali sette italiani su dieci hanno fatto acquisti giudicandoli in maggioranza convenienti. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento al crollo delle vendite al dettaglio ad aprile registrato dall’Istat, nel sottolineare che il successo della bancarelle è giustificato dal fatto che secondo l'ultima indagine dell'Antitrust 'i prezzi al consumo attualmente praticati dalla grande distribuzione nel comparto ortofrutticolo. Non sono inferiori a quelli praticati dalle altre tipologie di vendita e, in particolare, risultano sensibilmente superiori a quelli praticati dai mercati rionali e dagli ambulanti'.
Sulla base dei dati dell’Osservatorio nazionale sulla spesa in campagna promosso da Coldiretti e Agri 2000 si evidenzia un aumento a 2,5 miliardi di euro del valore degli acquisti di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità effettuati direttamente da 57.530  aziende agricole, con un aumento boom del 48% dal 2001.
Sette italiani su dieci nel corso dell’anno hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dal produttore agricolo giudicandoli in maggioranza convenienti con un risparmio atteso del% anche se accanto alla ricerca del risparmio è stata sopratutto la qualità e la freschezza dei prodotti acquistati a spingere il trend positivo. Nel  2007 grazie alla mobilitazione della Coldiretti nel 2008 è entrato in vigore il decreto (Gazzetta Ufficiale n.301 del 29 dicembre 2007) che rende possibile in tutti i Comuni di avviare mercati gestiti dagli agricoltori, i cosiddetti farmers market, localizzati anche in zone centrali e con frequenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda delle esigenze locali. La Coldiretti che ha già avviato decine di iniziative in tutta Italia con l'obiettivo di aprirne almeno uno in ogni città.