'Nonostante l'appello rivolto lunedì scorso in Consiglio Agricoltura alla Commissaria Fischer Boel di prestare attenzione, nel quadro del negoziato multilaterale del Wto, alla lista dei prodotti tropicali per evitare importazioni a dazio zero, il nuovo testo agricolo presentato ieri a Ginevra dal Presidente del Comitato Agricoltura Falconer inserisce tra i prodotti tropicali anche quelli propri delle nostre zone temperate, come le arance e i limoni o tutte e cinque categorie di riso, dal risone al riso lavorato', lo ha detto il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia in merito al Documento Falconer, che tra i prodotti tropicali inserisce (oltre ad arance, limone e riso) i mandarini, i limoni, i fiori recisi, le patate, le cipolle, i peperoni, i cocomeri e i meloni.
'Ho immediatamente dato istruzioni', ha aggiunto il ministro, 'agli Uffici di Ginevra, alla Rappresentanza italiana a Bruxelles, alla Farnesina e a tutti gli altri Uffici competenti di esprimere  in merito al Documento Falconer  la più netta contrarietà dell’Italia. Ciò dovrà avvenire', ha precisato il ministro, 'sin da oggi in seno al Comitato Rappresentanti Permanenti (Coreper), poi venerdì a Bruxelles nel Comitato della politica commerciale e quindi lunedì a Bruxelles in occasione del Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne (Cagre)'.
'Peraltro', ha osservato il ministro, 'il Documento è del tutto carente su un’altra priorità italiana ed europea, cioè la protezione delle indicazioni geografiche e il Registro multilaterale dei vini. Lo stato delle cose', ha concluso Zaia, 'non lascia alternative e se questo è il tentativo ginevrino di rilanciare l’Agenda dello Sviluppo di Doha (Dda), allora è meglio dire subito con la massima chiarezza che su queste basi non esistono margini di negoziato'.