'L'idea di introdurre anche in Italia i Farmer Markets, maturata insieme a Carlo Petrini, presidente di Slow Food, che si è concretizzata con la Finanziaria 2007, va nella direzione di avvicinare il mondo agricolo alla società moderna', lo ha sottolineato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro, intervenendo nella sede del Ciheam di Bari, insieme a Carlo Petrini e all'assessore regionale pugliese all'agricoltura Enzo Russo alla presentazione del dossier 'Il biologico nel bacino del Mediterraneo'.
'Un avvicinamento necessario', ha spiegato il Ministro, in linea con la posizione espressa dal leader di Slow Food, 'per vincere una sfida importante: quella della conoscenza e della trasmissione dei saperi antichi alle generazioni future. Successivamente, si dovrà inventariare questi saperi ed in questo senso il Mipaaf farà certamente la sua parte'. Nel corso della presentazione, sono stati ricordati gli interventi del Governo che hanno consentito al biologico di risalire la china delle vendite e invertire il trend degli ultimi anni. 'Sono state avviate le misure previste dal Piano d'azione nazionale per l'agricoltura biologica', ha spiegato De Castro, 'che è stato finanziato per 30 milioni di euro per i prossimi tre anni ed è stata introdotta la possibilità, per le imprese agricole ed alimentari, di dedurre dalle imposte il 50% dei costi per la certificazione di qualità ed il controllo dei prodotti biologici oltre che Dop e Igp'. Non è tutto: 'Per cogliere al meglio le novità del nuovo quadro normativo europeo', ha aggiunto il ministro, 'ho avviato l'iter di approvazione di una nuova legge nazionale per l’agricoltura biologica che dovrà rendere permanenti le risorse per il settore, garantendo la ricerca che è fondamentale'.
L'incontro è stato l’occasione per ricordare i dati che contraddistinguono il biologico in Italia: 'Siamo i primi produttori in Europa con oltre un milione di ettari certificati', ha detto De Castro, 'i quarti al mondo per l'estensione delle coltivazioni ma ancora i primi per percentuale di terreni agricoli convertiti. L'agricoltura biologica italiana è tra le prime a livello mondiale anche per fatturato, che si aggira intorno agli 800 milioni di euro'. Dai dati alle considerazioni: 'La globalizzazione porta con sé anche l'omologazione', ha aggiunto il Ministro, 'ed è anche per questo che abbiamo scelto, insieme alla Spagna ed ai paesi del bacino Mediterraneo che hanno voluto aderire al progetto, di proporre la candidatura della dieta mediterranea a patrimonio immateriale dell'Unesco; un patrimonio non solo di scientificamente riconosciuta salubrità, ma di tradizioni, saperi e qualità che hanno fatto grande la storia e l'immagine dell’'talia nel mondo'.