Continua l’azione di contrasto dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (Icq) all’illecita commercializzazione di prodotti agroalimentari di provenienza estera privi dei requisiti di sicurezza e qualità. L’Ispettorato ha proceduto al sequestro penale di oltre 38.000 kg di limoni di provenienza argentina e di circa 23.000 Kg di arance di provenienza uruguaiana, con additivi e sostanze chimiche non ammessi, rinvenuti inizialmente su alcuni campioni prelevati dall’Azienda USL n° 3 di Catania. L’accertamento delle irregolarità è stato possibile a seguito delle analisi effettuate dal Laboratorio di Catania dell’Icq, specializzato nella ricerca di sostanze chimiche non consentite nel trattamento degli agrumi, tramite l’applicazione di metodiche messe a punto dallo stesso laboratorio a seguito di un’intensa attività di ricerca e sperimentazione e con l’utilizzo di tecniche analitiche d’avanguardia.“L’importante azione dell’Ispettorato” ha dichiarato il ministro Paolo De Castro “testimonia l’impegno del Mipaaf per garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti che arrivano sulle tavole dei consumatori. Inoltre, la commercializzazione non regolare di prodotti di provenienza estera determina gravi fenomeni di concorrenza sleale e va adeguatamente contrastata per gli ingenti danni economici che arreca ai nostri produttori”. “La collaborazione tra gli Organi di controllo, in questo caso con la Usl di Catania - ha continuato De Castro - consente di utilizzare al meglio le potenzialità e le competenze di ciascuno, amplificando l’efficacia dei controlli a maggior tutela dei consumatori e degli operatori”. Le irregolarità sono state comunicate alle Autorità giudiziarie territorialmente competenti. Sono in corso controlli ispettivi e verifiche di laboratorio sulle partite di agrumi importate.