Il Cso, Centro servizi ortofrutticoli ha partecipato ad una missione in Cina su invito della Commissione europea, per discutere le nuove opportunità commerciali per il settore ortofrutticolo e definire una strategia per l’abbattimento di barriere fitosanitarie (Sps). La delegazione composta da funzionari della DG AGRI e DG TRADE per la Ue, e dai rappresentanti delle imprese private di Italia, - rappresentata da Cso -, Belgio, Francia e Spagna coordinati da Freshfel, ha incontrato le istituzioni cinesi deputate al commercio di ortofrutta: ministero dell’Agricoltura, dalla Camera di commercio, imprese di import ed export e Organismo cinese deputato ai controlli (Aqsiq). "I temi trattati hanno consentito di migliorare le intese e le conoscenze reciproche - ha detto Simona Rubbi, Cso - in merito agli scambi commerciali fra l’Europa e la Cina”. “La possibilità di avviare su questo mercato le esportazioni di mele, pere, kiwi, arance ed uva da tavola - afferma Luciano Trentini, direttore Cso - è anche una risposta al rischio di crisi di mercato derivante dalla stagnazione dei consumi in Europa”. L’esperienza maturata dai Paesi europei in materia di sicurezza alimentare è un veicolo privilegiato per favorire le esportazioni e per recuperare quel gap che oggi vede l’Europa svantaggiata, su questi mercati, rispetto ad altri Paesi competitori, come ad esempio gli Stati Uniti. (Foto: Cso)