(Leggi QUI la prima parte dell’articolo)

Le modalità di trasmissione del calore in un sistema biologico, ovvero in un vitello, sono principalmente quattro: conduzione (propagazione di calore mediante trasporto di materia), convenzione (propagazione di calore senza trasporto di materia), irraggiamento (emanazione di radiazioni elettromagnetiche) ed evaporazione.

In base a come avviene lo scambio termico con l’ambiente esterno Sprayfo suggerisce alcuni consigli per ridurre l’impatto del carico termico sul vitello.
 
  • La conduzione di calore avviene attraverso il contatto fisico. Nei giorni caldi l’ambiente esterno (gabbiette e igloo) si riscalda, quello che possiamo fare è spostare i vitelli in una zona ombreggiata (si può anche creare dell’ombra con dei teli o dei balloni di fieno), togliere la paglia dal fondo delle gabbiette (ciò permetterebbe anche un maggior ricircolo di aria) e bagnare sia gli animali sia i tetti delle gabbiette durante le ore più calde della giornata.
     
  • La termodispersione mediante convezione dipende dallo spostamento dell’aria che rimuove il calore corporeo in eccesso. Normalmente la temperatura corporea di un vitello in estate può superare i 39.5°C ma l'aria in movimento può aiutare a raffreddare il vitello. Quello che possiamo fare è sfruttare al meglio la ventilazione naturale tenendo aperto tutto ciò che c'è da aprire sia in stalla sia in gabbietta (porte, finestre, pannelli, ecc.). Per aumentare il ricircolo di aria sarebbe opportuno togliere la paglia dal fondo delle gabbiette. 
    Si possono inoltre utilizzare dei ventilatori per muovere meccanicamente aria. Quando si sceglie dove collocare i ventilatori bisogna ricordare che ciò che è importante è avere l’aria che si muove sopra al vitello. Spostare l'aria fuori da un fienile lasciando una tasca d’aria morta attorno al vitello è meno efficace rispetto a quando l'aria si muove direttamente intorno al vitello.
     
  • È importante evitare l’eccessivo calore radiante diretto. Bisogna fornire ombra utilizzando strategicamente edifici e teli. Tuttavia, il tetto tenderà ad irradiare calore verso il basso sui vitelli. Più è in alto la struttura che fornisce ombra, minore sarà lo stress da calore radiante che scenderà sopra i vitelli. Inoltre le strutture più opache consentono meno penetrazione del calore diretto del sole.
     
  • La perdita di calore mediante evaporazione avviene tramite la sudorazione, che però nel bovino è scarsa, e soprattutto mediante la respirazione.
L’utilizzo di nebulizzatori e ventilatori nelle vitellaie è probabilmente il mezzo più efficace per ridurre meccanicamente lo stress da caldo, tuttavia il loro utilizzo nelle vitellaie è ancora molto limitato.

È inoltre fondamentale:
  • fornire un illimitato apporto di acqua fresca (sarebbe meglio tiepida) e pulita
  • aumentare la frequenza dei pasti durante la giornata (2-3 volte al giorno)
  • utilizzare soluzioni reidratanti orali per sopperire al deficit elettrolitico
  • assicurare ai vitelli una corretta colostratura per migliorare la funzione immunitaria durante i periodi di stress.

Questo articolo fa parte delle collezioni: