"Di commercializzazione della carne clonata se ne parla dal 2008. Da allora più volte la Commissione europea è stata chiamata ad emanare delle regole di salvaguardia dei consumatori e dei produttori. Ma dopo il fallimento delle trattative sui 'Novel food' nonostante i richiami del Parlamento europeo, delle organizzazioni professionali di mezza Europa, dalla Commissione ancora niente!".
A sostenerlo è Fabiano Barbisan, presidente del Consorzio L'Italia zootecnica, in riferimento al dibattito in seduta plenaria del Parlamento europeo circa la nuova disciplina sulla tracciabilità del cibo da animali clonati.
"Perché - si chiede Barbisan - non riescono a scrivere una pagina importante per la salute dei consumatori e la salvaguardia delle attività degli agricoltori, con poche regole da tradurre in un regolamento che preveda l'obbligatorietà di scrivere in etichetta che la carne commercializzata deriva da animali clonati? A chi giova questo stato di cose o meglio, quali sono gli interessi in ballo - continua il presidente del Consorzio L'Italia zootecnica - tali da far litigare i parlamentari europei con il consiglio e la Commissione? Il 29 marzo scorso nell'ennesimo comunicato stampa dedicato a questo argomento, ho richiamato la logica del 'buon padre di famiglia', ma - prosegue Barbisan - vedo che c'è ancora molta insensibilità a questo appello. Spero che almeno i parlamentari italiani organizzino un accordo bipartisan per costringere la commissione ad intervenire su questa disgustosa pagina di politica europea".
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