La produzione suina italiana è controllata
'La produzione italiana di suini è sottoposta a controlli sistematici e rigorosi, e sul piano dei controlli sanitari gli investimenti e l’impegno degli allevatori sono stati notevoli. Una situazione che assicura il monitoraggio costante degli allevamenti e ci consente di stare assolutamente tranquilli sul piano della sicurezza alimentare'.
E’ questo il commento di Confagricoltura alle notizie che provengono da Messico e Stati Uniti d’America sull’influenza suina.
'La produzione italiana di suini è sottoposta a controlli sistematici e rigorosi, e sul piano dei controlli sanitari gli investimenti e l’impegno degli allevatori sono stati notevoli. Una situazione che assicura il monitoraggio costante degli allevamenti e ci consente di stare assolutamente tranquilli sul piano della sicurezza alimentare'.
 
Niente psicosi
Continuare ad acquistare e mangiare carni suine, prosciutti e salami. Non c’è alcun pericolo. I prodotti 'made in Italy' sono sicuri. Gli oltre cinquemila allevamenti nazionali sono sottoposti a rigidi e rigorosi controlli e i produttori da sempre orientano la loro azione nell’ottica della qualità e della sicurezza alimentare ed animale.
Questo l’appello lanciato dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) che invita i nostri concittadini a non lasciarsi trascinare da ingiustificati allarmismi che possono solo provare danni ad un settore, quello, appunto, della suinicoltura, che da tempo è costretto ad affrontare una crisi drammatica che ha già provocato danni rilevanti.

E' fondamentale informare
Il fatto che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) abbia confermato che è sicuro il consumo di carne suina è una ragione in piu' per continuare ad acquistarla in un Paese come l'Italia che dal Messico non importa carne fresca, congelata o suini vivi da almeno dieci anni. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che non c'è nessun caso di animale infetto da febbre suina nei cinquemila allevamenti italiani che sono sotto il controllo della piu' estesa rete di veterinari a livello comunitario.
E' importante intervenire tempestivamente per evitare che la mancanza di adeguate informazioni si traduca senza ragione in danni occupazionali ed economici negli allevamenti in un difficile momento di crisi.