Su iniziativa del chairman Neil Parish, mercoledì il Comitato europeo per l'agricoltura ha richiesto la messa al bando della clonazione di animali destinati all'alimentazione; ha inoltre richiesto un embargo dell'importazione di animali clonati, della loro progenie e dei prodotti da essi derivati.

In una risoluzione adottata all'unanimità mercoledì, il comitato chiede alla Commissione " di sottoporre proposte che proibiscano:

  • la clonazione di animali destinati a fini alimentari;
  • l'allevamento di animali clonati o della loro progenie;
  • l'immissione sul mercato di carne o latticini derivati da animali clonati o dalla loro progenie, e
  • l'importazione di animali clonati; l'importazione di progenie, seme o embrioni di animali clonati o della loro progenie, e carne, latticini o altri prodotti derivati da animali clonati o dalla loro progenie

Questo testo, che sarà sottoposto all'approvazione dell'intero Parlamento europeo il prossimo mese, sottolinea le riserve espresse da molti gruppi di esperti europei, specialmente a proposito della salute di animali clonati. In un'opinione preliminare consegnata nel gennaio 2008, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa - European Food Safety Authority) ha posto l'accento sulle questioni di salute, benessere e mortalità, che sono più acute in questo tipo di animali. Circa nello stesso periodo, il Gruppo Etico Europeo (Ege) ha sottolineato la mancanza di argomenti convincenti che potessero giustificare la produzione di cibo da cloni e dalla loro progenie, in quanto gli odierni livelli di sofferenza e i problemi di salute nelle madri surrogate e negli animali clonati rendono questa tecnica eticamente discutibile.

I membri del parlamento europeo hanno anche sottolineato che la clonazione riduce significativamente la diversità genetica nelle popolazioni di bestiame, aumentando la possibilità che intere mandrie vengano decimate da malattie alle quali sono più suscettibili, e che questo possa danneggiare l'immagine del modello zootecnico europeo, basato su qualità del prodotto, principi eco-compatibili e rispetto per le condizioni di benessere dell'animale. I parlamentari hanno anche sottolineato che la direttiva 98/58/EC sulla protezione degli animali da allevamento bandisce quelle procedure naturali o artificiali che possano causare sofferenza o danno agli animali.

Al momento nessun prodotto derivato da animali clonati è venduto in Europa o nel resto del mondo. In ogni caso, gli esperti credono che questi prodotti non possano raggiungere il mercato prima del 2010. Una moratoria sulla vendita di questo tipo di prodotto, introdotta negli Stati Uniti nel 2001, è stata impugnata dalla US Food and Drug Administration (l'organo competente per la vendita di cibo e farmaci sul suolo americano), che in gennaio ha concluso che la carne e il latte derivati da cloni di bestiame e dalla loro progenie sono sicuri quanto quelli provenienti da animali allevati tradizionalmente.

Parallelamente al voto su questa risoluzione, i parlamentari europei hanno anche preparato una serie di domande orali sulla clonazione animale alle quali la Commissione Europea dovrà rispondere in sessione plenaria. Il Parlamento europeo desidera anche conoscere la posizione della Commissione sulla questione e qualsiasi piano essa abbia a questo proposito.