In un contesto agricolo sempre più chiamato a ridurre le emissioni di gas serra e a incrementare la sostenibilità delle produzioni, si sta facendo strada una tecnica innovativa, l'Enhanced Rock Weathering (ERW).
Si tratta di un processo naturale in grado di assorbire anidride carbonica (CO2) direttamente nei suoli agricoli. A fronte di una crescente attenzione verso il carbon farming, l'ERW si presenta come una strategia promettente anche sul fronte economico, grazie alla possibilità per gli agricoltori di generare e vendere crediti di carbonio.
Cos'è l'Enhanced Rock Weathering
L'Enhanced Rock Weathering è un processo geochimico che consiste nella distribuzione di polveri minerali, principalmente silicati, sui terreni agricoli. Queste rocce, una volta frantumate e sparse sui campi, reagiscono con l'anidride carbonica atmosferica e con l'acqua piovana, trasformando la CO2 in ioni bicarbonato solubili che vengono poi trasportati dai corsi d'acqua fino agli oceani. Lì, i composti si sedimentano sui fondali e restano sequestrati per un tempo indefinito.
Il meccanismo è simile a quello naturale con cui le montagne, attraverso l'erosione, intrappolano CO2 nel corso dei millenni. Tuttavia, l'intervento umano consente di velocizzare enormemente il processo, trasformandolo in una tecnologia efficace contro il cambiamento climatico.
Dal punto di vista operativo, l'ERW si applica spargendo la polvere di rocce frantumate (ad esempio basalto) nei campi coltivati. Le reazioni chimiche tra i minerali e la CO2 sono favorite dall'umidità del suolo, dall'attività microbica e dalla presenza di colture. L'agricoltore può effettuare la distribuzione con mezzi agricoli convenzionali, spesso in concomitanza con altre lavorazioni del terreno, riducendo i costi operativi.
Vantaggi ambientali ed economici
L'adozione dell'Enhanced Rock Weathering presenta una triplice opportunità:
- Ambientale: contribuisce alla rimozione della CO2 atmosferica, mitigando gli effetti del cambiamento climatico.
- Agronomica: a seconda delle tipologie di terreni, questo metodo può migliorare la struttura del suolo (effetto ammendante) e il rilascio graduale di nutrienti minerali. Molte di queste rocce, infatti, contengono nutrienti utili, che vengono rilasciati nel momento in cui i silicati si legano alla CO2.
- Economica: consente agli agricoltori di accedere al mercato dei crediti di carbonio, vendendo la quantità di anidride carbonica sequestrata grazie all'ERW.
Come abbiamo scritto in altri articoli, il carbon farming può rappresentare un'opzione interessante per diversificare le entrate aziendali, a patto che il prezzo dei crediti di carbonio sia sufficientemente alto (non come oggi).
L'ERW, in particolare, si distingue per la capacità di sequestrare grandi quantità di carbonio in modo stabile e duraturo. Fornire delle stime è tuttavia difficile, visto che la quantità di CO2 sequestrata dipende molto dalla tipologia di roccia utilizzata, dalla composizione del terreno e dal clima in cui si opera.
La cosa interessante è che i composti arricchiti di carbonio vengono dilavati ed asportati dai campi che, dopo tre-quattro anni dalla prima applicazione, possono subirne di ulteriori. Inoltre, la CO2 che si sedimenta nei fondali marini è in una forma stabile e dunque non c'è il rischio che ritorni in atmosfera.
Il caso Eion: agricoltura, carbon credit e big tech
Un esempio concreto del potenziale economico dell'Enhanced Rock Weathering arriva dagli Stati Uniti, dove la startup Eion, specializzata in questa tecnologia, ha chiuso importanti accordi commerciali con colossi del settore tecnologico.
Nel 2024 Eion ha firmato un contratto da 33 milioni di dollari con Frontier, il consorzio guidato da Stripe e Alphabet (Google) per l'acquisto anticipato di crediti di rimozione del carbonio. Ancora prima, aveva concluso una fornitura con Microsoft, dimostrando che anche le grandi aziende vedono nell'ERW uno strumento credibile per la compensazione della propria impronta carbonica.
"Le aziende agricole partecipanti ricevono un incentivo economico per distribuire le nostre rocce nei campi. Il nostro software calcola l'effettiva CO2 rimossa e certifica i crediti generati", ha spiegato Adam Wolf, fondatore di Eion. Grazie a un investimento di 3 milioni di dollari in una estensione del round Series A, la società ha potuto espandere i propri programmi su oltre 5mila ettari di terreno agricolo.
Criticità e sfide da affrontare
Nonostante le promesse, l'ERW non è una tecnica priva di ostacoli. Il primo riguarda la quantificazione esatta del carbonio sequestrato, elemento essenziale per poter generare crediti certificabili e vendibili sul mercato. La misurazione è complessa e richiede strumenti affidabili e verifiche indipendenti, che al momento rappresentano un costo non trascurabile.
Inoltre, rimane il nodo della logistica: l'estrazione, la frantumazione, il trasporto e la distribuzione delle rocce richiedono energia, e se questa non è prodotta da fonti rinnovabili, si rischia di vanificare parte del beneficio climatico. Nel caso di Eion, ad esempio, l'olivina (il minerale usato) viene estratta in Norvegia e trasportata negli Usa via nave e poi su camion.
Infine, la disponibilità delle rocce e l'adattabilità ai diversi tipi di suolo sono aspetti ancora oggetto di studio. La percentuale di CO2 sequestrata dipende infatti dalla tipologia di matrice minerale utilizzata, dal clima e dalle precipitazioni che interessano i campi trattati.
Nonostante questi elementi di incertezza, l'Enhanced Rock Weathering può rappresentare un'opportunità concreta per il settore agricolo di partecipare attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, con il vantaggio aggiuntivo di trasformare una pratica agronomica in una fonte di reddito. Tuttavia, per un'adozione su larga scala sarà necessario un quadro normativo chiaro, incentivi economici e strumenti di certificazione affidabili.