Le importazioni in Italia nel settore cerealicolo nei primi sei mesi del 2009 (gennaio – giugno) sono risultate stabili nelle quantità (-0,4%) e in diminuzione nel valore complessivo (-28%).
Il totale dei cereali in granella importati si conferma in circa 4,3 milioni di tonnellate: Le minori importazioni di cereali foraggeri (orzo e sorgo) sono state compensate dall’incremento delle importazioni di mais e grano tenero.
Gli arrivi di grano duro registrano un incremento del 2%, +92.000 t dai Paesi terzi (aumentano gli arrivi dell’alta qualità dall’Australia di 148.000 t e dal Canada di 132.243 t, a fronte di una riduzione dalKazakistan di 141.000 t e dal Messico di 26.000 t) e -70.000 t dai Paesi comunitari (Francia e Spagna). Le importazioni di riso (riso lavorato, semigreggio e rotture) diminuiscono di 39.000 t (-32%).
 
Le esportazioni risultano in diminuzione del 5,8% (-109.000 t) nelle quantità e del 12,2% nel valore (-179 milioni di Euro). Si evidenzia la riduzione delle vendite all’estero, soprattutto destinate ai Paesi terzi, dei cereali in granella, delle paste alimentari e dei mangimi a base di cereali.
Aumentano invece le esportazioni degli altri prodotti trasformati dei cereali (+44.000 t). Le esportazioni di riso (riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) si riducono del 23% (-105.000 tonnellate).
 
I movimenti valutari hanno comportato un esborso di valuta pari a 1211,6 milioni di Euro (1673,9 nel 2008) ed introiti per 1289,3 milioni di Euro (1468,5 nel 2008). Pertanto il saldo valutario netto è pari a +77,7 milioni di Euro, contro -205,4 milioni di Euro nel 2008.