Nella seconda parte della settimana l'alta pressione continuerà a rafforzarsi sul bacino del Mediterraneo, confinando le fredde correnti artiche sulle latitudini più orientali rispetto all'Italia.

 

Tuttavia, con l'avvicinarsi del weekend, avremo un rinforzo del flusso più mite dai quadranti meridionali il quale, entrando in contatto con i nostri mari, tenderà a caricarsi di umidità favorendo conseguentemente un aumento delle nubi lungo le coste tirreniche e sulle regioni nordoccidentali. Le giornate del fine settimana verranno quindi caratterizzate da frequenti annuvolamenti, associati di tanto in tanto a possibili piovaschi sparsi.

 

Scenario meteo che anticiperà un deciso cambiamento che prenderà piede nel corso della nuova settimana, grazie ad una nuova flessione dei valori barici innescata dall'ingresso di nuove perturbazioni atlantiche.

 

Analisi e previsione

L'assetto barico sullo scenario europeo rimane piuttosto complesso. A Ovest dell'Italia, le vaste depressioni atlantiche tentano di estendere la loro influenza verso i settori più orientali dell'Europa, mentre ad Est è il gelo a dettare legge, alimentato da freddi venti in discesa dalle aree artiche i quali continueranno a portare valori termici eccezionalmente bassi, specie sul comparto balcanico e più in generale sulle aree orientali del continente.

 

L'Italia è al momento in una sorta di palude barica senza il dominio di una vera e propria figura, ma sotto una debole protezione anticiclonica di stampo subtropicale. Il quadro verrà quindi caratterizzato da una sostanziale variabilità: da un lato, deboli infiltrazioni di aria umida provenienti dall'Atlantico interesseranno le regioni occidentali, dall'altro, invece, l'influenza marginale delle correnti fredde balcaniche continuerà a garantire temperature fredde, soprattutto sulle regioni orientali.

 

Questa situazione di incertezza persisterà anche nel corso delle prossime ore, poiché la circolazione generale non subirà variazioni significative. I pochi disturbi saranno relegati ai settori occidentali, con cieli prevalentemente coperti su Nordovest, gran parte del litorale tirrenico e sulla Sicilia. Su queste aree si prevedono infatti deboli piovaschi, più probabili su Toscana, Lazio, Calabria e Sicilia.

Sul resto del Paese, invece, avremo ampi spazi sereni alternati al più a qualche innocuo passaggio nuvoloso, ma senza fenomeni di rilievo.

 

Cambio della circolazione

A partire da domani, venerdì 21 febbraio, il tempo subirà un netto cambiamento. Il vasto lago gelido sull'Europa orientale sarà costretto a ritirarsi ulteriormente verso Est, mentre dai quadranti occidentali inizierà a farsi più insistente il flusso atlantico, approssimandosi al Paese quel tanto che basta per intensificare il richiamo mite ed umido dal Nord Africa. Questo contribuirà ad una temporanea fiammata anticiclonica sull'Italia, determinando un generale aumento delle temperature ed una maggiore stabilità su gran parte delle regioni.

 

Weekend stabile con tanto sole

Il cambiamento diventerà più tangibile proprio a cavallo del fine settimana, quando la pressione sul Mediterraneo tenderà ad aumentare e le fredde correnti orientali saranno mitigate dai primi tiepidi effetti della ventilazione, destinata a diffondersi ovunque dai quadranti meridionali.

Nonostante una ripresa dei valori sia barici che termici, le giornate del weekend non trascorreranno totalmente soleggiate: i flussi meridionali scorrendo sui nostri mari si caricheranno di umidità, generando una coltre nuvolosa che andrà a dominare su alcune regioni.

 

Nubi a tratti compatte interesseranno nel corso di sabato 22 febbraio il Nord, la Toscana e alcune zone meridionali della Sicilia. In queste aree, infatti, non si escludono piogge, con fenomeni più probabili tra Liguria e Toscana.

Altrove il tempo si manterrà stabile e soleggiato, soprattutto sul medio Adriatico, Sud peninsulare e Sardegna. Su queste regioni avvertiremo un aumento sensibile delle temperature con un clima primaverile.

 

Poche novità per domenica 23 febbraio, quando registreremo un ulteriore rialzo termico specie sul Mezzogiorno e sulle due isole maggiori. Anche il resto della penisola percepirà l'ascesa termica, anche se una maggiore presenza di nubi potrebbe caratterizzare i cieli di alcune zone, specie al Nord e sui settori adriatici centrali settentrionali.

 

Prossima settimana: perturbazioni atlantiche verso l'Italia

Nel corso della nuova settimana arriverà un'importante svolta: si aprirà difatti la porta atlantica e, di conseguenza, è attesa una nuova fase di maltempo con fenomeni diffusi ed il ritorno della neve sulle Alpi portata dalle floride perturbazioni in discesa dall'oceano. La particolare configurazione barica che si andrà a delineare condizionerà probabilmente il tempo fino alla fine di febbraio.

 

Il tutto avrà inizio sull'Atlantico settentrionale ove prenderà vita una vasta area depressionaria, una sorta d'incubatrice delle perturbazioni, le quali a più riprese colpiranno il Mediterraneo.

Le prime avvisaglie non tarderanno quindi ad arrivare, già da lunedì 24 febbraio sono previste le prime precipitazioni organizzate sulle aree appenniniche ed in Liguria, in graduale estensione dalla serata anche al Nord.

 

Si apre la porta atlantica

Fino a mercoledì 26 febbraio il quadro meteorologico resterà variabile, con ulteriori piogge sparse al Nord, ma si assisterà presto ad un'importante svolta con l'apertura della cosiddetta porta atlantica. A livello europeo, infatti, si osserveranno almeno due perturbazioni di origine atlantica alimentate da correnti fredde e instabili, pronte a colpire l'Italia.

 

Un significativo peggioramento è atteso quindi per giovedì 27 febbraio, quando una vivace fase di maltempo investirà il Centro Nord, portando abbondanti fenomeni anche a carattere di rovescio o nubifragio. Sulle Alpi torneranno le nevicate dai 1.000 metri di quota.

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