Chi più dell’Istituto nazionale per l'asicurazione contro gli infortuni sul lavoro può avere il polso della situazione sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali?

Nella premessa della sua Guida all’uso in sicurezza dei prodotti fitosanitari l’Inail segnala: “Sia pur con la difficoltà di isolare le sole malattie professionali connesse all’utilizzo di prodotti chimici, l’alta incidenza (21% del totale per la gestione Agricoltura) di patologie riconosciute e indennizzate da Inail negli anni 2015 e 2016...

Il dato sembra essere ancora più preoccupante in quanto le malattie professionali in agricoltura sono aumentate in misura maggiore rispetto a quanto accade nell’industria e nei servizi (“+10,2%, nel 2015 e +2,5%, nel 2016, a fronte di medie complessive pari a +2,7% e +2,3%”). Anche se negli anni successivi la situazione sembra migliorata, la situazione merita la massima attenzione e seguire i consigli dei coautori del Pan, riassunti in una pubblicazione di poco più di un centinaio di pagine, liberamente scaricabile dal sito dell’Inail (vedi link sotto), è quantomai opportuno. Vediamo brevemente di cosa si tratta.

La guida segue un percorso logico che inizia dalla definizione dei prodotti fitosanitari, la descrizione della loro pericolosità, continua con la definizione delle procedure adottate per valutare il rischio professionale, per poi entrare nel dettaglio con 10 schede che descrivono minuziosamente e con l’ausilio di simpatici disegni tutte le fasi di lavoro con i prodotti fitosanitari, dall’acquisto, al trasporto, a tutte le fasi pre e post trattamento, alla gestione dei rifiuti, a cosa fare in caso di intossicazioni e sversamenti accidentali. Si passa poi a una puntiglio alla descrizione della documentazione aziendale, con la gestione del trasporto, del registro dei trattamenti, i controlli e le manutenzioni alle macchine irroratrici, per finire poi con i rifiuti. Si chiude in bellezza con una minuziosa descrizione dei Dpi (Dispositivi di Protezione Individuale), di una chiarezza e dettaglio come non avevamo mai visto prima.
Sei allegati alla fine della pubblicazione approfondiscono in modo sistematico gli argomenti trattati nella guida.
 

Cosa ci è piaciuto

Gli argomenti sono trattati in modo chiaro e sintetico, con l’ausilio di grafiche simpatiche e accattivanti. Le parti dedicate alla sicurezza sul lavoro vera e propria sono quelle meglio riuscite. La logica seguenza degli argomenti e un indice ben strutturato permettono di trovare subito le informazioni di cui si ha bisogno senza perdite di tempo, anche se consigliamo di leggere integralmente il documento in quanto non contiene i soliti “lampi di ovvietà” che spesso si trovano in pubblicazioni analoghe. Anche gli addetti alla filiera con maggiore esperienza troveranno sicuramente qualcosa che non sapevano o che non avevano approfondito a sufficienza.
 

Cosa c’è da migliorare

Qualche pecca dovevamo pur trovarla: come tutti i documenti “statici” avrà problemi con gli aggiornamenti normativi (ad esempio quando uscirà il nuovo Pan), lo schema di classificazione degli agrofarmaci in base all’attività (es. insetticidi, fungicidi, erbicidi, etc.) e alla tipologia di sostanza (es. inorganica, organica, microbica) risente dell’età del documento da cui è stato tratto (anche se dubitiamo che nel 2003 fossero ancora presenti sul mercato gli arseniati e la nicotina tra gli insetticidi), i link conducono a siti obsoleti o non funzionanti (ma anche questo purtroppo è difficilmente gestibile in un documento statico). Tuttavia, tutti questi errori di gioventù passano completamente in secondo piano quando si affrontano i documenti “da Inail”, dove gli autori sono per forza di cose tra i più ferrati a livello nazionale.
 

Suggerimenti

Il livello di specializzazione di ogni materia è così elevato che ormai è quasi impossibile avere lo stesso livello di competenza su tutti gli argomenti che si vanno a trattare: sarebbe stato sufficiente far correggere una bozza ai colleghi del ministero della Salute, per ottenere un documento perfetto, mentre adesso è solo meraviglioso. Ce ne faremo una ragione.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi