Il Parlamento europeo chiede più trasparenza nella procedura di approvazione dei fitosanitari in Ue, un registro pubblico per gli studi di settore e di riesaminare la cancerogenicità del glifosate. Niente utilizzo di fitosanitari in prossimità di scuole ed ospedali e modifiche nella procedura di rinnovo dell'autorizzazione.
 

Approvazione fitosanitari più chiara in Ue

Il Parlamento europeo intende rendere pubblici gli studi fatti nel corso della procedura di approvazione dei fitosanitari, incentivare l'Unione europea a promuovere prodotti a basso rischio, stimolare l'innovazione e infine intensificare gli studi sulla presunta cancerogenicità del glifosate. Tutti gli studi eseguiti, secondo gli eurodeputati, dovrebbero essere segnati in un registro pubblico che permetta un periodo di osservazione di tutte quelle informazioni fondamentali e utili a prendere decisioni.
 

Rinnovo dell'autorizzazione

È questo l'altro obiettivo, che consiste nel far sì che sia la Commissione europea ad assegnare la valutazione delle domande di rinnovo ad uno Stato membro diverso da quello responsabile delle precedenti valutazioni, dal momento che la possibilità per i richiedenti di scegliere uno Stato membro relatore (Rms) per l'iter di approvazione di una sostanza presso l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) è considerata una pratica poco trasparente e potenzialmente in conflitto di interessi.
 

Rivalutare la cancerogenicità del glifosate

Altro passo fondamentale, secondo il Parlamento europeo, è svolgere uno studio epidemiologico sull'impatto dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, analizzando e portando avanti studi e ricerche sulla cancerogenicità del glifosate, fissando i livelli massimi residui per il suolo e per le acque superficiali. Il glifosate è comunque molto usato sia sulle colture arboree ed erbacee, sia in aree che non sono destinate all'agricoltura. È uno dei prodotti fitosanitari più venduti a livello internazionale. In Europa, in un primo momento, era stato autorizzato dalla Commissione europea, che lo aveva approvato una prima volta nel 2002. Successivamente la Commissione europea ha prorogato l'autorizzazione alla messa in commercio fino alla fine del 2017, in attesa di un parere definitivo sui rischi per la salute da parte dell'Agenzia chimica europea.
 

Niente fitosanitari in prossimità delle scuole ed ospedali

Il Parlamento europeo ha inoltre chiesto alla Commissione europea di proporre nuove misure per proteggere gruppi vulnerabili e vietare l'applicazione degli agrofarmaci in prossimità di scuole, strutture per l'infanzia, campi da gioco, ospedali e case di cura.


L'attuale regolamento Ue

Il regolamento sui prodotti fitosanitari del 2009 mira a garantire un elevato livello di protezione della salute umana e dell'ambiente, nonché a rafforzare il funzionamento del mercato interno, migliorando nel contempo la produzione agricola.

I prodotti fitosanitari sono soggetti a un duplice processo di approvazione. In primo luogo, le sostanze attive sono approvate a livello Ue purché soddisfino una serie di criteri. La Commissione approva una sostanza attiva per uno o più usi specifici in seguito a una valutazione del rischio effettuata dalle agenzie nazionali di regolamentazione e dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), a un esercizio di gestione dei rischi realizzato dalla Commissione e all'approvazione da parte di un Comitato permanente composto da rappresentanti degli Stati membri. L'approvazione può essere subordinata a condizioni ed è di norma concessa per un periodo di dieci anni. Una serie di deroghe è applicabile in casi specifici. In secondo luogo, un prodotto fitosanitario commerciale contenente una o più delle sostanze attive approvate è autorizzato a livello degli Stati membri se soddisfa determinate condizioni, tra cui: essere sufficientemente efficace in condizioni realistiche di utilizzo, non avere (direttamente o indirettamente) effetti nocivi sulla salute dell'uomo o degli animali e non avere alcun impatto inaccettabile sull'ambiente. Al fine di agevolare il processo di autorizzazione, l'Ue è stata suddivisa in tre zone amministrative: Nord, Centro e Sud.


Prossimi passaggi

Le proposte approvate dal Parlamento europeo non sono obbligatorie ma costituiscono delle 'proposte' elaborate dalla Commissione speciale sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi nell'Unione europea (Pest) creata dopo la controversia sul rinnovo del glifosate il 6 febbraio 2018.

La Commissione europea è tenuta a prendere in considerazione queste proposte e valutarle in occasione di una proposta di modifica dell'attuale regolamento sui prodotti fitosanitari del 2009.
 
In collaborazione con Irene Amenta