Dopo la seconda guerra mondiale, con l'avvento prepotente degli insetticidi chimici, il suo impiego andò in disuso. Lo sviluppo ed il successo dei progetti di lotta Integrata negli anni '80 sono legati a doppio filo anche al recupero ed allo sviluppo dell'impiego di questo importante batterio. Le strategie di difesa si sono così ripulite dai molti effetti collaterali negativi (residui, effetti sugli insetti utili) ed è stato possibile contare sulla sua specifica azione nei confronti delle larve delle specie di lepidotteri fitofagi. Un ulteriore impulso all'impiego dei formulati a base di B. thuringiensis è dovuto alla sempre maggiore diffusione dell'agricoltura biologica. Ad oggi le più moderne strategie di difesa delle colture trovano in questi formulati uno dei fattori fondanti attorno a cui sviluppare vere strategie di Produzione Integrata o Biologica.
Bacillus thuringiensis kurstaki è un batterio gram-positivo, mobile e ubiquitario in tutti i suoli. La sua peculiarità è quella di avere la capacità, in determinate condizioni, di produrre all'interno della spora un corpo parasporale di origine proteica (chiamato cristallo) contenente la delta-endotossina, che ha un'azione tossica nei confronti di diverse specie di lepidotteri.
La delta-endotossina, una volta ingerita dalle larve di lepidotteri, giunge nell'intestino medio, al cui interno si scompone per effetto del pH alcalino in altre unità proteiche grazie all'azione di enzimi. Le tossine così liberate riconoscono i recettori specifici nell'intestino delle larve a cui si legano, determinando così la perdita di funzionalità delle cellule epiteliali.
Questo provoca l'immediata paralisi dell'apparato boccale della larva, che fin da subito smette di nutrirsi. Il successivo disfacimento della parete intestinale crea le condizioni per l'invasione dell'emocele e lo sviluppo di setticemia che porta alla morte della larva nel giro di alcuni giorni.
Il meccanismo d'azione dipende da diversi fattori, quali: il pH intestinale alcalino, tipico delle larve di lepidotteri, la presenza di determinati enzimi digestivi, specifici recettori delle tossine (che variano a secondo dell'insetto-bersaglio) e lo stadio di sviluppo dell'insetto (le larve giovani sono più suscettibili). Il particolare meccanismo d'azione determina un alto livello di specificità nell'impiego dei formulati microbiologici.
Biogard®, divisione di Cbc Europe, vanta una ricca e profonda esperienza nel campo dei formulati microbiologici ed ora presenta un nuovo formulato: Rapax® AS, insetticida microbiologico a base di B. thuringiensis kurstaki caratterizzato dall'innovativa formulazione in sospensione concentrata acquosa, efficace sulle larve di lepidotteri che attaccano le principali colture frutticole e orticole.
Rapax® AS contiene B.thuringiensis kurstaki del ceppo EG 2348; questo è frutto di un processo naturale di miglioramento genetico (transconiugazione batterica), che ha permesso di raccogliere le caratteristiche positive di diversi ceppi in uno solo. Il ceppo EG 2348 è stato inserito in Allegato I (elenco delle sostanze attive ammesse per la preparazione di prodotti fitosanitari in Europa) il 01 maggio 2009 ed è di proprietà di Biogard.
Rapax® AS è un formulato in sospensione acquosa unico nel suo genere a essere commercializzato in Italia che consente una facile gestione dei dosaggi, grazie alla presenza di coformulanti di origine naturale ad azione bagnante che ne migliorano la distribuzione in campo. Viene così esaltata l'efficacia del prodotto quando è applicato su superfici ricoperte di cere, come nel caso dei grappoli di uva nei confronti delle tignole o in molte colture orticole.
Rapax® AS agisce esclusivamente per ingestione, per cui occorre curare al massimo la distribuzione del prodotto sulla coltura da proteggere (che non significa solo aumentare la bagnatura o il volume di acqua impiegato) per raggiungere il più alto grado di uniformità e coprire ogni parte della pianta.
In natura il cristallo proteico si mantiene attivo soltanto alcuni giorni prima di essere disattivato da fattori ambientali, con specifico riferimento ai raggi UV. Di questo occorre tenere conto per una corretta esecuzione dei trattamenti: vanno preferite le ore serali o come seconda scelta le prime ore del mattino. In questi momenti della giornata il livello di radiazione UV è più basso e di conseguenza ci si trova nelle condizioni migliori per la corretta esecuzione del trattamento e per ottenere i migliori risultati.
Un altro fattore da considerare è il pH dell'acqua utilizzata per i trattamenti; si deve mantenere tra valori di 6 e 8. Inoltre non bisogna miscelare Rapax® AS con prodotti molto alcalini come ad esempio il polisolfuro di calcio.
Il prodotto è maggiormente efficace nei confronti delle larve giovani, per cui occorre posizionare con attenzione il trattamento, tenendo come riferimento la schiusura delle uova; questo è il momento migliore per iniziare gli interventi con Rapax® AS, almeno 2 a distanza di 7 - 10 giorni. In presenza di un volo prolungato del fitofago, a cui consegue un lungo periodo di ovideposizione e una schiusura scalare delle uova, è bene posizionare un terzo intervento dopo ulteriori 7 - 10 giorni.
La carenza azzerata e la mancanza di un limite massimo di residuo (LMR) ne fanno uno strumento dall'impiego particolarmente flessibile in pre-raccolta e su colture a raccolta scalare prolungata nel tempo, come le cucurbitacee (cocomero, melone, zucchino, cetriolo) e le solanacee (pomodoro, peperone e melanzana). Va anche sottolineato che l'innovativa formulazione in soluzione concentrata su base acquosa riduce fortemente i rischi di fitotossicità a cui vanno incontro le formulazioni oleose quando impiegate su piante trattate con zolfi in piena estate.
I vantaggi legati all'impiego di Rapax® AS per la difesa delle colture dagli attacchi dei lepidotteri fitofagi sono diversi:
- il prodotto garantisce un ampio spettro d'azione con efficacia nei confronti di numerose specie di Lepidotteri;
- nessun tempo di carenza;
- nessun LMR richiesto;
- facile da usare e da dosare grazie alla sua esclusiva formulazione liquida;
- miscibile con la maggior parte degli agrofarmaci e sempre selettivo sulla coltura;
- sicuro per gli operatori, gli organismi utili e l'ambiente;
- ammesso in agricoltura biologica;
- adatto all'introduzione in strategie di produzione integrata o a residuo controllato.
Rapax® AS si propone dunque come un innovativo strumento per il controllo dei lepidotteri fitofagi da inserire in strategie di produzione integrata e in agricoltura biologica: pratico, efficace, sicuro e di impiego flessibile.
Le caratteristiche intrinseche di questo preparato microbiologico a base di B. thuringiensis e l'innovativa formulazione rispondono a pieno alle più moderne direttive per la sostenibilità ambientale della difesa delle colture agrarie.
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