La giornata di studio delle palme, nell’ambito della VI Biennale europea, ha aperto nuovi orizzonti alla ricerca grazie agli interventi di carattere tecnico e biomeccanico presentati: il Progetto PALM.I.S. – Palme in Sicurezza - e i risultati di ricerche effettuate sul metodo del VPA strumentale, la tomografia sonica, la tomografia di conducibilita` elettrica e il naso elettronico.

Le palme non ci parlano
Dopo la presentazione delle palme monumentali presenti nei diversi paesi europei ad opera di Jose´ Plumed Sancho e Bernabe´ Moya Sanchez, rispettivamente del Giardino botanico dell’Universita` di Valencia e del Dipartimento di conservazione delle piante monumentali di Valencia, e` stato presentato il progetto PALM.I.S. – Palme in sicurezza, coordinato dal professor Fabrizio Cinelli dell’Universita` di Pisa  e da Claudio Littardi, del Centro studi e ricerche delle palme di Sanremo.

Si tratta dell’individuazione del rischio di schianto nelle palme, attraverso un’indagine visiva approfondita – il VPA Visual Palm Assessment – basata sui dati rilasciati da strumentazione sofisticata.
Dal momento che le palme, a differenza degli alberi, non ci trasmettono con facilita` il loro stato di salute attraverso segnali esteriori, la tomografia sonica (che indaga la densita` del legno) e quella di conducibilita` elettrica (che ne misura la qualita`) mirano ad indagare nell’intimita` dei monocotiledoni, segnalandoci possibili fratture e cavita` che ne compromettono la stabilita`. Il tutto per una maggiore sicurezza pubblica, oltre che un intervento di cura rapido.
 

.. ma si lasciano fiutare
E’ pero` il naso elettronico la grande novita` dei Dies palmarum 2010. Si tratta di un ‘rilevatore’ di odori che riesce a scoprire ‘fiutando’ la presenza del Punteruolo rosso nascosto all’interno della palma. Il ‘naso elettronico’ permetterebbe di individuare le infestazioni gia` nelle prime fasi di attacco quando ancora non sono comparsi segnali esteriori sulle foglie o il capitello.

Simile a un contatore, il naso elettronico e` stato recentemente testato a Sanremo presso la serra sperimentale del Centro studi e ricerche per le palme ad opera della Coop. Demetra guidata da Gabriele Villa e Letizia Pozzi. L’apparecchio memorizza l’odore della palma infestata dal rincoforo ed e` in grado di segnalare il riconoscimento della sua presenza nelle altre.
 

"Grande soddisfazione dunque – ha commentato Claudio Littardi non solo per il contributo che tali apparecchiature ci offrono, ma soprattutto perche´ posso guardare ‘oltre il Punteruolo rosso...’ con maggior positivita`. La ricerca a Sanremo continua, grazie ai rosei orizzonti aperti dalla tomografia sonica e elettrica, che accoppiate ci daranno un quadro della stabilita` della palma piu` dettagliato, mentre il naso che fiuta la presenza del parassita ci permettera` di intervenire in modo tempestivo”.