Come preannunciato nel nostro precedente articolo sull'entrata in vigore del nuovo regolamento sui residui degli agrofarmaci nelle derrate alimentari, abbiamo confrontato i nuovi limiti che entreranno in vigore il prossimo primo settembre con i valori attualmente vigenti in Italia. Poiché il provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 1° marzo è ancora incompleto e contenente numerosi errori, abbiamo utilizzato la versione elettronica pubblicata sul portale della DG Sanco, che voi stessi potrete scaricare seguendo questo link: Europa.eu - pesticides.
La pubblicazione della versione definitiva sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea è prevista per Agosto, durante le ferie e a poche settimane dall'entrata in vigore dei nuovi limiti.
Anche se siamo stati facilitati dalla disponibilità dei dati su foglio elettronico, il confronto con il pregresso non è stato proprio agevole, sia perchè la classificazione delle derrate non sempre coincideva, sia perchè gli esperti dell'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) hanno spesso cambiato la modalità con cui venivano quantificati i residui, costringendoci ad alcune forzature per mettere in condizioni gli operatori della filiera di confrontare i vari valori. L'intera mole di dati sfiora i 100.000 records e per evitare di produrre tomi di limitata utilità abbiamo ritenuto utile evidenziare quali sostanze attive hanno subito riduzioni nei limiti massimi di residuo, in modo da sensibilizzare gli interessati a ulteriori verifiche. I reports in formato PDF che potrete scaricare dal nostro sito sono due:
- il primo in ordine di sostanza attiva e riportante le derrate sulle quali il residuo è diminuito
- e il secondo in ordine di coltura e derrata, con le sostanze attive che potrebbero avere problemi dopo l'entrata in vigore dei nuovi limiti.
Inutile dire che nonostante abbiamo profuso il nostro massimo impegno nell'assemblaggio di questi dati, abbiamo la matematica certezza che ci saranno degli errori: la società cui abbiamo involontariamente messo a rischio la sostanza o l'esperto cui abbiamo maltrattato la coltura di cui si occupa non ce ne vogliano: tutte le segnalazioni di errori verranno prontamente recepite.
Una volta descritta la forma, veniamo alla sostanza di questo regolamento. Cosa è cambiato? Prima di tutto sono spariti gli MRL sulle colture foraggiere e sui trasformati (vino, olio, farine, etc.). Questi ultimi saranno sostituiti dai “coefficienti di trasformazione” che per ogni principio attivo e trasformato consentiranno di ricavare l'MRL a partire dal valore sulla derrata. In altre parole se adesso abbiamo per una determinata sostanza attiva un Mrl sull'uva e un valore sul vino, prossimamente avremo sempre il limite sulle uve e un coefficiente che ci permetterà di ricavare il valore nel vino moltiplicandolo per il residuo sulle uve. Cioè se nel vino il residuo è circa 100 volte quello sulle uve, il coefficiente sarà 0,01.
Scompaiono infine i limiti di residuo sul tabacco, il cui monitoraggio difficilmente poteva migliorare la salubrità di una delle principali fonti di tumore al polmone nella popolazione adulta.
Per quanto riguarda le sostanze, cosa dire? Non possiamo non notare la diminuzione dei limiti massimi di residuo del rame su molte colture minori, cosa che potrebbe causare problemi specialmente alle aziende biologiche, che non hanno valide alternative di difesa. Oltre alle aziende biologiche prevediamo perplessità anche per gli agricoltori tradizionali e per le autorità, che si troveranno di fronte a un bel dilemma riguardo l'efficacia dei provvedimenti che andranno a prendere: il rame, oltre ad essere naturalmente presente nelle piante in quanto indispensabile per la loro fisiologia, può essere apportato anche attraverso i concimi organici e inorganici, non solo attraverso i fitofarmaci. Infine segnaliamo anche un nutrito plotone di prodotti (capeggiato dal fitoregolatore Bnoa) i quali, non essendo menzionati nel regolamento residui, hanno per definizione tutti gli Mrl fissati al limite di 0,01 mg/Kg. Con tutta probabilità ricompariranno al prossimo aggiornamento.
Cosa succederà successivamente? Gli stati membri dovranno provvedere all'adeguamento delle autorizzazioni degli agrofarmaci in modo da garantire il rispetto dei nuovi MRL. Gli impieghi per i quali sarà impossibile dimostrare il rispetto dei limiti verranno revocati.
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Fonte: Lexgest