“Sostituire gradualmente i combustibili fossili” per i trasporti con alternative ‘green’ entro il 2050. Un’ipotesi in cui l’Unione europea mostra di credere secondo quanto emerge da un rapporto presentato da Bruxelles.

Per ottenere questo risultato è, tuttavia, necessario “considerare tutti i modelli di trasporto” ecosostenibili, ha precisato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea e commissario ai Trasporti.

Oggi, infatti, le forniture di carburanti, soprattutto per il trasporto su strada, dipendono largamente dal petrolio. Per questo, nonostante un incremento dell’efficienza dei motori dei veicoli attualmente in commercio, corrispondente a un risparmio dei consumi, le emissioni ascrivibili ai trasporti sono aumentate e rappresentano circa il 20% dei gas serra emessi nell’Unione europea. L’obiettivo Ue è invece di ridurle dell’80-95% entro metà secolo, rispetto all’anno di riferimento 1990.

Come raggiungere questo ambizioso obiettivo?

Secondo il rapporto, sarebbe possibile una combinazione “di elettricità (batterie o idrogeno) e biocarburanti come opzione principale” cui si dovrebbero affiancare “carburanti sintetici (combustibili liquidi a partire dal gas metano, dalle biomasse non solo vegetali, anche legname e rifiuti organici, e dal carbone, ndr) come ‘tecnologia ponte’, metano come carburante complementare e gpl come fonte supplementare”.

I vari carburanti ‘alternativi’ dovrebbero essere dunque applicati alle diverse modalità di trasporto: per il trasporto su strada potrebbe essere utilizzata "l'elettricità per brevi sistanze", "l'idrogeno e il metano per quelle medie",biocarburanti/combustibili sintetici, metano liquido e gpl per le lunghe distanze".

Per i trasporti su rotaia, il rapporto considera prevalentemente l'opzione elettrica, o "altrimenti i biocarburanti". Per l’aviazione "cherosene da biomasse"; per i trasporti marittimi, infine, "biocarburanti, idrogeno (piccole imbarcazioni), gpl (brevi tratti di navigazione", metano liquido e nucleare".

Il rapporto presentato ieri dalla Commissione Ue costituirà la base per una strategia di lungo termine per i carburanti alternativi nei trasporti che l'esecutivo europeo prevede di annunciare entro la fine dell’anno.