Dal 17 al 19 marzo 2008 si è svolto a Palermo un importante convegno dal titolo ‘IX International Symposium on Plum and Prune Genetics, Breeding and Pomology’. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Palermo in collaborazione con l’International Society for Horticultural Science e con la partecipazione dell’Università di Palermo e dell’Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana. Il Simposio è stato inoltre patrociniato della Società dell’Ortoflorofrutticoltura Italiana, dell’Accademia dei Georgofili, dalla Presidenza della Regione Siciliana, dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo e dal Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA) del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Al Simposio hanno partecipato ricercatori e tecnici di diverse parti del mondo (Giappone, Russia, Romania, Bulgaria, Germania, Norvegia, Danimarca, Inghilterra, Belgio, Lettonia, Estonia, Slovenia, Grecia, Spagna, Argentina, Stati Uniti, Italia) che hanno avuto modo di confrontarsi sulle principali innovazioni scientifiche e tecniche relative alla coltivazione della specie.

La sessione d'apertura

La sessione di apertura ha visto la partecipazione del Prof. Francesco Sottile, Convener del Simposio, del Dr. Anthony Webster (UK) in rappresentanza  dell’International Society for Horticultural Science, del Dr. Walter Hartmann, Chairman del Working Group on Plum, e del Prof. Tiziano Caruso, Direttore del Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Palermo. Francesco Sottile ha anche riportato il messaggio di saluto del Prof. Franco Scaramuzzi, Presidente dell’Accademia dei Georgofili, e quello del Prof. Paolo Inglese, Presidente della Società dell’Ortoflorofrutticoltura Italiana.
La presentazione ed introduzione all'evento è avvenuta a cura di Francesco Sottile che, a nome di un vasto gruppo di ricercatori italiani, ha relazionato sullo stato e le prospettive della coltivazione del susino in Italia. Successivamente Walter Hartmann ha illustrato la storia, lo stato dell'arte e gli obbiettivi del miglioramento genetico del gruppo di lavoro all’interno dell’ISHS.
 

La prima giornata

La prima giornata (quella del 17 marzo) è stata aperta con tematiche riguardanti le risorse genetiche ed il miglioramento genetico, seguita poi dalla sessione intitolata “Orchard managment, nutrition, quality and post-harvest” con tematiche riguardanti la conservazione e la caratterizzazione delle risorse genetiche legate al susino, la gestione degli impianti, la nutrizione, il mantenimento della qualità in post-raccolta, sono stati tra gli argomenti della giornata, approfonditi peraltro durante la visione e discussione dei poster.


La seconda giornata

La seconda giornata (quella del 18 marzo) è stata dedicata a tematiche riguardanti ricerche di tipo più prettamente biologico e di difesa con ampio spazio assegnato a lavori sulla biologia fiorale e sulle innovazioni legate alla difesa e al controllo del virus della ‘sharka’ anche mediante una fervida attività di miglioramento genetico che richiede sempre maggiori esperimenti di valutazione delle fonti di tolleranza e di resistenza e dei relativi meccanismi di espressioni.
Nel pomeriggio del 18 si è svolto il Business meeting dell’ISHS coordinato da Tony Webster e Walter Hartmann, durante il quale è stata individuata in Davis (California) la sede del X Simposio che si terrà nel 2012 con Ted DeJong quale Convener. Si è inoltre proceduto alla votazione del nuovo Chairman del Working Group che, su proposta di Hartmann, è stato unanimemente individuato in Michael Neumuller.

La terza giornata

La terza giornata (quella del 19 marzo) è stata riservata alla sezione dedicata alle cultivar e portinnesti durante la quale, sia attraverso le presentazioni orali che attraverso la discussione dei poster, sono state evidenziate le diverse esperienze nello studio delle relazioni nesto-portinnesto, nell’espressione e nel controllo della vigoria delle combinazioni maggiormente diffuse o legate all’uso di genotipi di recente costituzione. Sono state, inoltre, presentati i tratti salienti di cultivar di recente costituzione ed introduzione in alcuni dei principali Paesi dove la specie è ampiamente coltivata e, soprattutto, nell’Est Europa. Il pomeriggio, infine, è stato dedicato interamente alla visione e alla discussione dei poster che riferivano di ricerche su tematiche biologiche e fisiologiche nonché su alcuni specifici aspetti economici.

Chiusura dei lavori

Durante la fase di chiusura Francesco Sottile, Tony Webster e Walter Hartmann hanno evidenziato i tratti salienti delle giornate scientifiche evidenziando l’alta qualità dei lavori presentati ed auspicando lo sviluppo di relazioni e di collaborazioni tra ricercatori con esperienze talvolta molto diversificate.


Il symposium tour a seguito dell'evento

Nei due giorni successivi si è svolto il Post Symposium Tour che è stato organizzato per consentire ai partecipanti, in larga maggioranza, di visitare alcune realtà arboricole legate alla tradizione siciliana. La prima tappa è stata dedicata alla visita della susinicoltura del palermitano, nel territorio di Monreale (PA), nel cuore della Conca d’oro, nota storicamente anche per la coltivazione delle “susine bianche di Monreale”, varietà afferenti al germoplasma siciliano. Durante la visita, con impianti in piena fioritura, sono state illustrate le tecniche di coltivazione adottate evidenziando le principali caratteristiche delle varietà coltivate e le tradizioni legate al consumo fresco, alla loro lavorazione e, in alcuni casi, trasformazione.
L’attenzione è stata poi spostata al settore vitivinicolo, visitando a Marsala (TP) una delle più floride industrie enologiche del territorio legate alla tradizionale produzione del vino liquoroso ‘marsala’ con una visita guidata alle Cantine Pellegrino ed una ampia degustazione delle produzioni oggi maggiormente apprezzate. La giornata si è conclusa con una visita ad aziende produttive e di trasformazione del settore olivicolo, sempre nella provincia di Trapani, dove i partecipanti hanno avuto modo di visitare realtà legate alla produzione di olio d’oliva e di olive da mensa.
Il giorno successivo, dopo una breve visita dello splendido scenario offerto dalla Valle dei Templi dal quale si è brevemente osservato e discusso della collezione di cultivar di mandorlo siciliane raccolte nel Museo vivente del mandorlo ‘F. Monastra’, il gruppo si è spostato nel territorio di Castrofilippo (AG) dove è stato possibile visitare un impianto di susino con cultivar cino-giapponesi condotto in regime biodinamico e realizzato nell’ambito di attività di ricerca condotta dal Dipartimento di Colture Arboree di Palermo. Il titolare dell’azienda ha illustrato le norme e le tecniche che regolano l’agricoltura biodinamica anche con riferimento ad altre specie che occupano un ruolo importante in azienda (pesco, uva da tavola, albicocco).
Il Simposio ha fatto registrare oltre 80 partecipanti con grande apprezzamento da parte degli organizzatori e dell’ISHS che hanno avuto conferma dell’interesse di spostare le riunioni del gruppo di lavoro verso areali maggiormente interessati alla coltivazione di cultivar cino-giapponesi e con condizioni ed esperienze sostanzialmente differenti rispetto a quelle del Nord ed Est Europa.
L’occasione è stata, inoltre, utile per presentare la volontà della nascita in Italia di un gruppo di lavoro sul susino che discuta, anche con il comparto tecnologico e industriale, sulle reali esigenze che oggi limitano o vincolano la crescita di un comparto di indubbio interesse per la frutticoltura nazionale.

 

(Fonte dell'articolo - Maria Monte Delegato Regionale SOI sezione Frutticoltura per la regione Sicilia e Soi società ortoflorofrutticola italiana)