Nei film di fantascienza il cibo del futuro viene coltivato da robot che hanno rimpiazzato gli agricoltori. Se questo scenario é piuttosto lontano, la robotica in campo é invece più vicina di quello che si possa pensare. Già oggi soluzioni completamente autonome hanno preso piede nelle nostre aziende agricole. Basti pensare ai robot di mungitura o alla guida Gps sui trattori di ultima generazione.

Di robotica si parlerà ovviamente anche al Sima 2019, in programma a Parigi dal 24 al 28 febbraio. Un evento che richiamerà nella capitale francese centinaia di imprese, alcune delle quali stanno sviluppando soluzioni per un'agricoltura sempre più automatizzata e 4.0. È il caso di Naio Technologies, una piccola realtà transalpina con sede vicino a Tolosa che ha sviluppato una serie di robot, alcuni dei quali già commercializzati, per il diserbo dei campi in orticoltura e in viticoltura.

Dino é ad esempio un mezzo in grado di muoversi in maniera autonoma in campo e di lavorare il terreno nell'interfila eliminando le malerbe. Oz é un altro robot, di dimensioni ridotte, che é stato pensato per il diserbo ma anche per assistere l'operatore nel trasporto di carichi pesanti.

 

Dino, robot per diserbo meccanico adatto a colture orticole 
(Fonte video: © Naïo Technologies - Guarda il suo canale You Tube)


Un robot che invece non é ancora in commercio é Ted. Si tratta di un sistema per il diserbo meccanico dei vigneti che é anche in grado di cimare le piante e di procedere alla sfogliatura su richiesta dell'agricoltore. Attraverso telecamere montate a bordo ed algoritmi per il riconoscimento delle immagini, Ted riesce a distinguere l'interfila del vigneto e le infestanti, procedendo al diserbo senza danneggiare la coltura.

 

Ted, robot per diserbo meccanico adatto ai vigneti 
(Fonte video: © Naïo Technologies - Guarda il suo canale You Tube)

 

I robot nel futuro dell'agricoltura

Ma perché portare la robotica in campo? I motivi sono diversi. Per molti Paesi la scarsità di manodopera é un problema pressante. Un esempio é la Gran Bretagna, che dopo la Brexit si troverà senza quei lavoratori che oggi provengono dall'Europa dell'est. I robot potranno anche sostituire l'uomo in lavori routinari e noiosi, come ad esempio la potatura invernale delle viti. O in operazioni potenzialmente pericolose, come le applicazioni di agrofarmaci in campo.

D'altronde secondo il report elaborato da IDTechEx il mercato della robotica in agricoltura, che spazia dai droni alla mungitura autonoma, potrebbe toccare il valore di 35 miliardi di dollari nel giro di un ventennio. Gli analisti prevedono che la curva di adozione di queste nuove tecnologie si impennerà verso la fine del decennio e che nel 2028 si venderanno circa 700mila trattori con guida assistita, mentre nel 2038 i concessionari immatricoleranno circa 40mila trattori a guida autonoma (livello 5).

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