La trasmissione continua John Deere, quella di progettazione originale del Cervo, è semplice nella costruzione, ma decisamente complessa nello schema funzionale. Gioca tutto sulla velocità periferica di una corona epicicloidale 

 

Per capire come funziona la trasmissione continua John Deere installata sui trattori di alta potenza serie '7030' e '8030', il gruppo di progettazione originale John Deere, si deve partire dal principio di funzionamento di un gruppo epicloidale. Questi è un sistema meccanico composto da un ingranaggio centrale denominato 'Sole', tre o più elementi denominati 'Planetari' o 'Satelliti' posti alla periferia del 'Sole' ed ingrananti con esso, e un ingranaggio esterno che racchiude il tutto denominato 'Corona'. La 'Corona' ha i denti rivolti verso il proprio interno e quindi ingrana con i 'Planetari'. Bloccando uno dei tre componenti dell'epicicloidale si possono realizzare due velocità ridotte e due velocità moltiplicate mentre se si interviene sul senso di rotazione della corona si realizza la marcia avanti o quella indietro.

Un solo epicicloidale, se opportunamente pilotato, può quindi realizzare otto velocità, quattro in avanti e quattro all'indietro. Un esempio. Se il 'Sole' riceve il moto in entrata e la corona esterna è bloccata, il porta satelliti trasmette il moto in uscita. Per contro se il porta satelliti viene bloccato è la corona che trasmette il moto in uscita. Quando poi si bloccano contemporaneamente due componenti dell'epicicloidale il moto in uscita è diretto. Il sistema 'Ivt' di John Deere, acronimo di 'Infinitely Variable Transmission' opera sfruttando proprio tali combinazioni e quindi modulando la velocità periferica della corona di un epicicloidale. (...)

 

Continua la lettura dell'articolo nel pdf allegato

(vedi on line, in alto a destra)

Tratto da Macchine Trattori - Marzo 2009

in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni