È in corso da ieri, 23 giugno 2025, a Lussemburgo il Consiglio Agrifish, un vertice ancora molto interlocutorio, in vista di decisioni importanti su fronti che vanno dalla Politica Agricola Comune alla concorrenza dei prodotti provenienti dai Paesi terzi. Sulla Pac è stato ribadito un concetto: "I ministri hanno continuato a sottolineare la necessità di un bilancio solido e dedicato alla Pac" è scritto in una nota diffusa alla stampa. Un'affermazione che, seppure contenuta all'interno di considerazioni riguardanti il secondo pacchetto di semplificazioni per la programmazione 2023-2027, sembra invece proprio riferirsi alla futura Pac 2028-2034, che è in attesa di disporre di un budget sul Quadro Finanziario Pluriennale e di policy precise, mentre la Commissione starebbe preparando l'inclusione dei fondi Feasr e Feaga nel Fondo per la Coesione Territoriale della Ue.
La posizione del Consiglio Agrifish del resto non è nuova, ma viene ribadita proprio all'indomani del lancio da parte di Copa e della Cogeca di una petizione contro il Fondo Unico e contro la nazionalizzazione delle policy.
Nel mentre, giusto ieri, il Consiglio Agrifish ha tenuto un dibattito orientativo sulla proposta di semplificazione delle norme nel settore agricolo (il cosiddetto "omnibus sull'agricoltura") sulla programmazione 2023-2027.
Il Consiglio ha accolto con favore le modifiche proposte dalla Commissione, ritenendo che riflettano ampiamente le preoccupazioni espresse dagli agricoltori. In particolare, il Consiglio ha dato un segnale di via libera alla semplificazione dei requisiti e dei controlli ambientali e alla maggiore attenzione agli incentivi. Il Consiglio si è poi favorevolmente espresso sul fatto che gli Stati membri beneficeranno di una maggiore flessibilità nell'adattare i loro piani strategici della Pac e sugli strumenti migliorati per la gestione delle crisi e dei rischi.
"Tuttavia, molte delegazioni hanno messo in discussione l'introduzione di un'autorità responsabile della governance dei dati nell'ambito della Pac, sostenendo che ciò diventerebbe un onere amministrativo per le autorità nazionali, senza alcuna semplificazione significativa per gli agricoltori" è scritto nella nota. I ministri hanno inoltre ritenuto che le aziende agricole parzialmente biologiche e quelle in conversione all'agricoltura biologica dovrebbero beneficiare delle esenzioni proposte per gli agricoltori biologici.
Infine, i ministri hanno sottolineato l'importanza di una rapida adozione e attuazione delle norme proposte. La gestione della proposta è di competenza del Consiglio Affari Generali, come per tutte le proposte omnibus presentate dalla Commissione: "Tuttavia - si sottolinea nella nota - diversi ministri dell'Agricoltura hanno ritenuto che la proposta dovesse invece rientrare nella competenza del Consiglio Agricoltura e Pesca, sollecitando che venissero ascoltate le loro opinioni sulla semplificazione della Pac".