Cominciamo a credere che questa gran bagarre dei dazi si risolverà in un ritorno al passato.
Diamo un'occhiata ai dazi prima del 2000, ovvero prima dell'entrata della Cina nel Wto, e forse ci faremo una idea del futuro. Intanto Usa e Cina in questi giorni hanno già accomodato drasticamente le tariffe, che sono scese dal 125% al 5/15% a seconda dei prodotti.
Del resto, gli Usa si stanno sistemando un po' con tutti i paesi, forse per le pesanti ritorsioni minacciate da questi: per esempio da parte del Messico (il loro principale importatore di mais). Quindi: tanto rumore per nulla.
Sul fronte dei mercati agricoli si nota certamente tanta confusione dovuta al gran baccano statunitense, ma in complesso un andamento positivo. L'indice generale agricolo Fao (Ffpi) è cresciuto dell'1% in aprile, raggiungendo 128,3 punti.
Bene i mercati di cereali, latte e carne, in calo zucchero e oli vegetali (questi però rimangono a quotazioni molto elevate). Il mercato mondiale dei cereali è condizionato dalla debolezza del dollaro nei confronti dell'euro; e noi abbiamo l'impressione che questa sarà la vera lotta nei prossimi mesi.
Per la carne si segnala un eccellente tono di mercato soprattutto nell'Unione Europea, dove i tedeschi hanno ripreso ad esportare alla grande. La carne di maiale ha infatti registrato i maggiori incrementi.
Alla grandissima latte e latticini: qui l'indice Fao è cresciuto di 28,4 punti in un anno ed ha raggiunto 151,1 punti - anche in questo caso a fare la parte del leone è l'Unione Europea, dove si registrano le più alte quotazioni mondiali.
Per lo zucchero vi è un andamento non positivo dovuto all'incertezza dell'industria delle bibite e alla forte produzione brasiliana. Il Brasile ha peraltro deprezzato il real rispetto al già debole dollaro.
In conclusione, con un occhio alla sfera di cristallo e uno ai listini, crediamo che anche per il prossimo anno le esportazioni agroalimentari italiane continueranno a crescere dalla cifra record di 67 miliardi di euro raggiunta nel 2024 (+8% rispetto all'anno precedente, maggior incremento fra i grandi esportatori mondali).
Noi ovviamente tocchiamo ferro.