La nuova strategia della Commissione Europea che intende contrastare a livello mondiale la deforestazione limiterà l'import in Europa dei prodotti di quei Paesi maggiormente responsabili di questa tragedia ambientale.
Particolarmente interessati i Paese membri dell'accordo di libero scambio Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay). I prodotti interessati sono legno, soia, carni bovine, caffè, cacao e olio di palma e alcuni prodotti derivati come mobili, cioccolata e cuoio.

Presto un sistema di certificazione obbligatorio per accedere al mercato europeo.


Le importazioni europee

Tra il 2005 e il 2017, secondo le stime della Commissione Europea, i principali prodotti importati da Paesi in cui si è verificata una deforestazione allarmante sono soia, olio di palma, carne bovina, seguiti da prodotti legnosi come piantagioni, cacao e caffè.

Proprio l'Unione Europea è il secondo più grande importatore di "deforestazione incorporata nei prodotti, subito dopo la Cina". Sostanzialmente si tratta della trasformazione di 203mila ettari di terreni naturali e dell'emissione di 116 milioni di tonnellate di CO2, superando in questo modo l'India (9%),gli Stati Uniti (7%) e il Giappone (5%).


Effetti della nuova legislazione

Con questa nuova legislazione, la Commissione Europea intende promuovere il consumo di prodotti a disboscamento zero, la riduzione della perdita di biodiversità e proteggerà inoltre quelle popolazioni più vulnerabili, che dipendono dagli ecosistemi forestali. Questo nuovo quadro porterebbe a una riduzione di almeno 31,9 milioni di tonnellate di CO2 e a risparmi di almeno 3,2 miliardi di euro l'anno.

"Vogliamo assicurarci che nessuna produzione associata alla deforestazione entri nel mercato Ue", ha commentato il commissario europeo all'Ambiente Virginijus Sinkevicius. "Si tratta di un progetto ambizioso, reso possibile grazie alla collaborazione con aziende progressiste che hanno come obiettivo quello di eliminare la deforestazione dalle loro catene di valore".


Come funzionerà il nuovo sistema

Il sistema proposto dalla Commissione Europea si baserà su un sistema di tracciabilità rafforzata, con l'obbligo per gli operatori di raccogliere e comunicare le coordinate geografiche del terreno in cui sono state prodotte le merci importate. I controlli saranno affidati agli Stati membri che potranno sospendere l'immissione sul mercato Ue di materie prime e prodotti ritenuti causa della deforestazione.


Cause della deforestazione e principali Paesi coinvolti

Le principali cause della deforestazione sono la necessità di nuove aree coltivabili e la necessità del legname come combustibile, che rimane ancora la materia prima per eccellenza. Nei Paesi in via di sviluppo la deforestazione è la diretta conseguenza della necessità di creare nuove terre da destinare alle colture.

I Paesi più colpiti da questo fenomeno sono Messico, Brasile, Colombia, Congo, Nigeria, India, Birmania, Indonesia, Malesia e Thailandia.


Occhi puntati sull'accordo Ue-Mercosur

L'accordo di libero scambio fra l'Unione Europea e alcuni Paesi del Sud America, ovvero Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay, mira a creare la più grande area di libero commercio del mondo, che riguarderà 800 milioni di persone. Tuttavia si tratta proprio di quei Paesi maggiormente responsabili della deforestazione a livello globale, quindi la nuova strategia della Commissione Europea lo riguarderà direttamente.


In collaborazione con Alessia Di S.Andrea