Da sabato scorso a Nola, in località Martiniello, le acque dei Regi Lagni sono straripate nei campi dopo forti temporali. Lo denuncia Coldiretti Campania, che ha raccolto il grido d’allarme degli agricoltori e dei residenti attraverso gli uffici zona di Napoli. Uno degli alvei interessati è quello detto Cupa fontanelle di Visciano, che trasporta le acque provenienti dalle zone del comune omonimo e che si congiunge con le acque del canale Camaldoli. Sono questi i “lagni” secondari che a Nola poi originano l’asta valliva principale dell’opera di bonifica risalente all'epoca del viceregno spagnolo. E ci sono anche altre zone dove i canali pluviali sono straripati.

“Il potenziale rischio di inondazione dei fondi agricoli e di zone abitate investe un territorio gigantesco – sottolinea Coldiretti Campania in una nota diffusa alla stampa ed è totalmente collegato all’assenza di manutenzione”.
 
“Molti agricoltori hanno perso tutto il raccolto. Sono stati colpiti principalmente i noccioleti, ma anche produzioni orticole. Nella zona di Nola sono state interessate anche zone abitate – aggiunge l’organizzazione agricola, che sottolinea - si tratta di un disastro annunciato, perché è da molto che le canalizzazioni sono in stato di abbandono".

“La manutenzione e la bonifica dei Regi Lagni – conclude Coldiretti Campania – sono un’emergenza su cui continuiamo a chiedere un intervento deciso da parte degli Enti territoriali competenti e della Regione. Il reticolo idraulico deve tornare ad essere una rete di protezione e di valorizzazione per il territorio e non una bomba ecologica”.
Si tratta dell’opera di bonifica più antica della regione, e funziona prevalentemente basandosi sul principio di gravità, pertanto la pulizia dei canali è quanto mai essenziale.

Vale comunque la pena ricordare che l’intero territorio comunale di Nola – pari a 3.900 ettari –, che appare quello maggiormente colpito, secondo quanto riporta il sito web del Consorzio per la bonifica integrale del Volturno, ricade integralmente nel perimetro del Comprensorio di bonifica di questo ente. Le acque che sono tracimate, quelle finite nell’alveo Camaldoli, raccolgono le acque di Visciano, altro comune ricadente per l’intero territorio1089 ettari - nel perimetro del Comprensorio di bonifica del Consorzio Volturno. Nonostante questa situazione apparentemente chiara, in Campania, in questa zona, sussistono rimpalli di responsabilità tra tra vari enti - regione Campania, comuni ed enti di bonifica - circa le specifiche competenze nella manutenzione dei canali . Non a caso, la proposta di legge della Giunta regionale – ferma in Consiglio regionale – prevede tra l’altro la prima ricognizione sulle opere di bonifica mai fatta in Campania e la successiva assegnazione di tutte le competenze ai Consorzi di bonifica.

I Regi Lagni sono un reticolo di canali artificiali con un bacino idrografico che si estende per oltre mille chilometri quadrati, attraversando le province di Benevento, Avellino, Caserta e Napoli, toccando 99 comuni. I Regi Lagni sono frutto di un'opera di canalizzazione e bonifica idraulica realizzata durante il periodo del viceregno spagnolo, sotto il viceré Pedro Fernández de Castro e per mano dell’architetto Domenico Fontana tra il 1610 ed il 1616, per porre fine alle frequenti inondazioni dell’antico fiume Clanio, che tendeva ad impaludarsi, formando verso il mar Tirreno le Paludi di Marcianise.

I Regi Lagni raccolgono acque piovane e sorgive, convogliandole dalla pianura a nord di Napoli per oltre 56 chilometri da Nola verso Acerra, Brusciano, Pomigliano d'Arco, Afragola, Giugliano e quindi al mare, tra la foce del Volturno e il Lago di Patria, estendendosi lungo 110.000 ettari pianeggianti, dal grande valore agricolo, delimitati a nord-ovest dal litorale domizio e dal bacino del Volturno, a sud-est dall'area casertano-nolana e a sud-ovest dai Campi Flegrei.