L'organo esaminerà se le misure poste in essere rispondano in maniera efficiente ed efficace alle perdite di reddito degli agricoltori dovute a minacce quali eventi meteorologici estremi, patologie contagiose e decisioni politiche, come il divieto d'importazione dall'Ue imposto dalla Russia.
L'audit riguarderà gli strumenti di gestione dei rischi concepiti per trasferire a terzi parte dei rischi fronteggiati dagli agricoltori, vale a dire le compagnie di assicurazioni e i fondi di mutualizzazione, nonché le "misure eccezionali" che supportano gli agricoltori confrontati a una situazione di crisi quali uno squilibrio di mercato, una malattia degli animali o la perdita di fiducia del consumatore.
"Le perdite di produzione e le decisioni politiche, come il divieto di importazione imposto dalla Russia, hanno ripercussioni dirette sul reddito degli agricoltori" ha dichiarato Samo Jereb, il membro della Corte responsabile dell'audit.
"Difronte alle restrizioni del bilancio Ue e alle nuove priorità, nonché a condizioni meteorologiche particolarmente estreme, il quadro che regola la gestione dei rischi e delle crisi in agricoltura deve essere solido e coerente".
L'audit esaminerà le valutazioni dei bisogni effettuate dalla Commissione europea per la gestione dei rischi e la soluzione delle crisi. Valuterà se gli strumenti di gestione dei rischi e delle crisi siano ben integrati e coordinati l'uno con l'altro e con le misure nazionali. Analizzerà inoltre la gestione concreta dei rischi da parte dell'Ue e le misure eccezionali istituite per il settore ortofrutticolo in seguito al divieto di importazione imposto dalla Russia.
Gli auditor della Corte intendono recarsi in diversi Stati membri e incontrare le autorità di gestione della Pac e gli organismi pagatori, nonché i principali portatori di interessi, vale a dire le compagnie di assicurazione e i fondi di mutualizzazione. La pubblicazione della relazione di audit è prevista verso la metà del 2019.
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Fonte: Corte dei conti europea