Questa settimana è stato annunciato un poderoso piano di investimenti francese pari a 57 miliardi nei prossimi 5 anni, di cui 5 destinati all’agricoltura.
Parte di questi saranno destinati alla ricerca e all'innovazione tecnica - ma anche alla risposta al cambiamento climatico e per il rinforzo e la ristrutturazione delle filiere. Anche l'agricoltura, non dimentichiamolo, ha formidabili obiettivi di innovazione.
Creare nuovi prodotti, nuovi processi, rispondere al cambiamento climatico, ricercare una maggiore sostenibilità, mettere a punto pratiche di economia circolare, applicare l’internet of things e i big data, tutto questo può essere innovazione in agricoltura.
E aggiungiamo che, soprattutto in Italia, è necessario declinare l'innovazione con la tradizione e con il rispetto dell’ambiente e del paesaggio, per rafforzare la vocazione e l'immagine di mercato del Paese. Anche in Italia stanno crescendo le startup in agricoltura e forse sarebbe interessante creare degli incubatori come si sta facendo in altri settori (la moda, la meccanica etc.) - come pare si voglia fare appunto in Francia.
Solo cercando l’entusiasmo dei giovani e creando nuove opportunità si può fare vivere la nostra agricoltura.