La giunta regionale umbra ha approvato l’attivazione di nuovi bandi del Psr 2014-2020 per la misura 16 cooperazione, per il “sostegno per la costituzione e la gestione dei nuovi gruppi operativi del Pei – Partenariato europeo per l’innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (sottomisura 16.1) e per il “sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” (sottomisura 16.2).

L’intero pacchetto di risorse vale 18 milioni di euro – commenta l’assessore all’Agricoltura regionale Fernanda Cecchini 6 milioni di euro per la prima misura e i restanti 12 suddivisi per le due linee di intervento della seconda, ovvero 3 milioni per le reti e 9 milioni per gli altri partenariati finanziati. Fare squadra fra imprese, organismi di ricerca ed esperti è una condizione imprescindibile per dare slancio all’innovazione del settore agricolo e delle aree rurali e accrescere la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura”.

Allo scopo di rendere più efficaci le politiche di sviluppo rurale per l’innovazione – spiega la Cecchini – abbiamo concentrato le risorse su precisi focus: innanzitutto migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento, la diversificazione delle attività attraverso progetti di innovazione, che affrontino, tra le altre, le questioni dei metodi di coltivazione e allevamento, oltre al benessere animale nei sistemi di allevamento”.

A questi si aggiungono gli obiettivi relativi a un miglioramento della competitività dei produttori primari, l’attenzione alla prevenzione e alla gestione dei rischi aziendali.
Le risorse disponibili – conclude la Cecchini - vengono destinate alle azioni per favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo delle piccole imprese, che si occupino di energie rinnovabili, valorizzazione dei reflui e dei sottoprodotti dell’agricoltura, bioeconomia e chimica verde. Sostegno, infine, ai progetti di innovazione per stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali dando impulso alla multifunzionalità delle aziende agricole. Il tutto in un’ottica di rete e collaborazione”.