Il progetto del terzo lotto, presentato dall’Izs lo scorso marzo, prevede la costruzione di un edificio di circa 1.200 metri quadri su quattro livelli (interrato, seminterrato, piano terra e primo piano), in grado di ospitare una sala convegni, una sala formazione, una sala riunioni, una biblioteca, uffici, la mensa e un’autorimessa. Con i lavori saranno completate l’ala dedicata all’accettazione e la centrale tecnologica, iniziate nei due lotti precedenti.
"Con questo decreto di finanziamento aggiungiamo un importante tassello alla nostra attività – afferma il direttore generale dell’Izs Sardegna Antonello Usai –, riusciamo a potenziare le nostre strutture e, allo stesso tempo, arricchiamo ulteriormente il polo veterinario che sorge in quell’area".
In questi giorni, intanto, il progetto esecutivo è in fase di verifica e approvazione e il prossimo passo dell’Izs sarà quello di avviare le procedure per la gara d’appalto necessaria per la realizzazione della struttura. L’edificio che sarà costruito nel terzo lotto completerà quell’offerta di servizi, già attiva per la presenza di laboratori e centri di referenza nazionale.
Sull’area di via Vienna, di proprietà dell’Università degli studi di Sassari, in seguito a una serie di accordi con l’Ateneo turritano, l’Izs possiede dal 1996 un diritto di superficie su un terreno di 25 mila metri quadri. In virtù di questo, e grazie a un protocollo d’intesa siglato nel 1994 per l’avvio di una stretta collaborazione tra i due enti e la creazione di un polo veterinario, l’Istituto zooprofilattico ha già realizzato su quel terreno tre importanti strutture.
Alla fine degli anni Novanta è stato costruito l’edificio che ospita i Dipartimenti di Sanità animale e di Igiene degli allevamenti, quindi la cabina di trasformazione e parte delle centrali tecnologiche (primo lotto). Tra il 2002 e il 2007, sono stati realizzati tre edifici che ospitano la cosiddetta “scatola chiusa” con i laboratori di virologia e malattie esotiche, il centro studi per le mastopatie ovini, i centri di referenza per la zootecnia biologica, echinococcosi e idatidosi, parte dell’accettazione (secondo lotto). Il 5 marzo scorso il Comune di Sassari ha consegnato la concessione edilizia.
L’arrivo dei fondi dal ministero consentirà quindi un passo in avanti per il rafforzamento delle strutture. Ai fondi ministeriali si aggiungono 1 milione e 500 mila euro che l’Izs ha già stanziato dalle proprie casse e che serviranno a completare i lavori.
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