"Un Piano che dispone di maggiori risorse rispetto alla precedente programmazione. Entro marzo chiuderemo l'impostazione generale del documento poi, in base al primo responso della Ue, trasferiremo la bozza eventualmente modificata ai colleghi delle Regioni vicine, per verificare condivisioni e convergenze". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava, incontrando i presidenti regionali delle associazioni di categoria per un aggiornamento sullo stato di avanzamento del nuovo Piano di sviluppo rurale.

Lombardia prima
"Siamo quelli che chiudono il Piano in tempi rapidissimi, per andare in Europa in fretta, farlo approvare entro giugno e avere la possibilità di usare il 2014 come anno di transizione - ha aggiunto Fava -, e riaprire alcune Misure senza aspettare il 2015. Non abbiamo tempo da perdere".
L'obiettivo è di arrivare entro un paio di settimane a un documento condiviso con le rappresentanze di categoria, tanto
sulle strategie che sulle cifre. "Dobbiamo far entrare in circolo quell'ammontare di risorse importante che serve a tenere in vita le aziende lombarde - ha ricordato Fava -. Vogliamo essere ancora una volta i primi, sia per tempi, che modalità di
approvazione del piano".


Risorse e investimenti
Un Piano che riguarda gli investimenti. "Aumentiamo di 133 milioni di euro le risorse disponibili rispetto alla programmazione precedente - ha ricordato l'assessore -, più soldi che vengono da risorse europee, nazionali e regionali. Ci sono una serie di iniziative che vanno nella direzione di mettere denaro pubblico immediatamente nella disponibilità delle imprese che vogliono investire".
"Vogliamo produrre un Piano omogeneo e armonico con un territorio che è omogeneo per presenza agricola", ha aggiunto.