Il quadro meteorologico è in fase di peggioramento. Le Regioni settentrionali sono già influenzate da una nuova perturbazione atlantica sospinta dalla bassa pressione posizionata sulle Isole Britanniche. Temporaneo miglioramento invece per le aree centro-meridionali italiane, con ampie schiarite alternate a passaggi nuvolosi per lo più sterili. Si tratta però di un miglioramento fugace, che verrà presto interrotto da nubi irregolari e piogge sparse per tutto il fine settimana.

Un graduale miglioramento è però atteso alle porte della nuova settimana, quando si assisterà ad una ripresa del campo barico.

Il punto della situazione

Al giro di boa settimanale l’influenza di ‘Lucia’ è gradualmente scivolata dall’Adriatico ai Balcani, innescando schiarite sempre più ampie un po’ su tutti i settori, in particolare sui litorali adriatici e al nord est, salvo residui addensamenti in dissoluzione sulla Puglia.

Tuttavia, già nella giornata odierna, le prime infiltrazioni d’aria umida oceanica hanno iniziato ad affluire verso l’Italia, sintomo di un nuovo peggioramento legato ad una perturbazione organizzata ora sulla Gran Bretagna. Annuvolamenti quindi in rafforzamento dai quadranti occidentali, con prime piogge tra alto Piemonte e varesotto, mentre la neve è tornata a cadere sopra ai 1300 – 1500 metri di quota sull’arco alpino; segnalati deboli piovaschi anche tra Liguria e alta Toscana.
Avvertiti corpi nuvolosi pure sulla Sardegna, con locali rovesci soprattutto sulle Regioni del basso Tirreno, ove addensamenti ad evoluzione diurna hanno innescato alcuni temporali. Gli accumuli più interessanti hanno raggiunto i 44 mm sul messinese, 20 mm a Catania e 15 mm nell’ennese.
L’approssimarsi della nuova perturbazione ha inoltre introdotto una sostenuta ventilazione sulle Regioni meridionali, in prevalenza di Maestrale, con raffiche fino a 75 Km/h nel brindisino e 55 Km/h sullo Stretto di Sicilia.

Valori termici prevalentemente stazionari o in lieve diminuzione sulle Regioni adriatiche: registrati 3°C a Pescara, 4°C ad Ancona ed Enna, 5°C a Piacenza e Latina; temperature generalmente al di sotto della medie stagionali di 2-3 gradi.

Analisi

L'arrivo di una nuova area di bassa pressione già strutturata,  dunque, innescherà una fase di maltempo su buona parte della Penisola. I fenomeni non si presenteranno però intensi ed estesi come quelli del weekend passato, in quanto sull’Italia giungerà un fronte già maturo.

L’analisi del modello di previsione europeo indica la formazione di un vortice ciclonico sulle Isole Britanniche, con minimi barici fin verso i 975 hPa e, anche grazie all'alta delle Azzorre che continuerà a rimanere entro la sua sede originaria, verrà favorito l’approfondimento verso Sud di un nucleo fresco nord-atlantico.
L’evoluzione tipica di questo scenario vede in un primo momento un regime di correnti da sud-ovest, per cui le zone più colpite dalle precipitazioni saranno inizialmente le Alpi e la fascia tirrenica. Con l’ulteriore approfondimento della perturbazione verso Sud, verranno incentivate le correnti ascensionali e quindi l'avvezione umida dai bassi strati, che con il passaggio di un fronte piovoso sulle Regioni del centro nord, verranno distribuite piogge, rovesci e temporali.

Il passaggio del fronte piovoso non coinciderà però con un miglioramento, perché la Penisola si ritroverà in una palude barica costantemente alimentata da aria fredda ed instabile. In tale contesto non saranno escluse fenomenologie ad evoluzione diurna e quindi una vivace instabilità.

Nei giorni del weekend infatti, dopo mattinate per lo più soleggiate, si avranno diverse nubi temporalesche su buona parte delle Regioni. Questi fenomeni sono difficilmente ubicabili e tutte le Regioni italiane, fino a sabato, saranno a rischio precipitazioni pomeridiane.

Nella giornata di domenica però, grazie ad una graduale ripresa dei valori barici, sono attesi maggiori spazi soleggiati, ma si tratterà solo di una pausa transitoria prima di una nuova perturbazione atlantica, che lunedì innescherà un nuovo peggioramento del tempo.

Evoluzione

Nella giornata odierna si avranno condizioni di maltempo un po' ovunque, ma piogge maggiormente intense coinvolgeranno dapprima il Levante Ligure e la Lombardia, successivamente le Regioni del Triveneto e l'Emilia Romagna. Non si escludono temporali anche di forte intensità. La neve tornerà su tutto l'arco alpino, a partire dai 1000 metri sino ai 1400 metri delle aree più orientali. Maltempo anche al centro sud, in particolare sulle coste tirreniche, con frequenti piogge e temporali. Dalla serata è atteso un assorbimento dei fenomeni per l’arrivo di ampi spazi sereni.

Miglioramento che interesserà anche la prima parte di domani; schiarite che fin da subito faranno capolino su Piemonte, Ponente Ligure e Valle d'Aosta. Residui fenomeni coinvolgeranno invece il nord est, ma dal pomeriggio il cielo inizierà ad aprirsi prima sull'Emilia, poi sul Trentino Alto Adige e il Veneto.

Prevalentemente variabile al centro sud, ove annuvolamenti frequenti insisteranno sulle Regioni Tirreniche con piogge e qualche isolato temporale. Sulle restanti aree si avranno schiarite, senza però escludere nubi irregolari nelle zone interne associate a qualche acquazzone.

Durante il weekend il graduale miglioramento tenderà a consolidarsi ulteriormente, con maggiori schiarite sulle Regioni settentrionali. Residua nuvolosità nelle Regioni del versante Tirrenico, ove sono attesi veloci piovaschi. Nella giornata di domenica i rasserenamenti prenderanno il sopravvento un po' ovunque, anche se dalla tarda serata si registrerà un nuovo aumento della nuvolosità sulle Regioni nord occidentali.

Tendenza

L'alta pressione non sembra in grado di radicarsi stabilmente nel bacino del Mediterraneo, ove peraltro fluiranno nuove ondulazioni oceaniche in grado di condizionare il quadro al nord e in parte del centro - compresa la Sardegna - con una prosecuzione delle piogge. Altre perturbazioni, stavolta provenienti dalla Spagna, andrebbero difatti a condizionare pesantemente il tempo sino al 25 aprile.

Conclusioni

Tempo variabile e tipicamente primaverile, queste precipitazioni per molte aree rappresentano una vera e propria salvezza, vista la grave siccità dei mesi scorsi. Trattandosi però di fenomeni per lo più ad evoluzione diurna, occorre prestare attenzione ai temporali localmente violenti.