Nata a Reggio Emilia nel 1950 dall'unione di un primo nucleo di soci conferitori, in seguito alla fusione nel 2008 con Civ&Civ di Modena, Cantine Riunite & Civ è una cooperativa di duemila soci attiva nelle province di Reggio Emilia e Modena.
Massima espressione dell'eccellenza produttiva dell'Emilia contadina, Cantine Riunite - spiegano in azienda - attraverso la creazione di un progetto di filiera che va dalla coltivazione all’imbottigliamento, ritiene ancora oggi attualissimo l’obiettivo iniziale di dare al consumatore finale la garanzia di totale controllo del prodotto".

 

Un vino per tutti i giorni

"Anno dopo anno, siamo diventati una grande realtà con nove centri di pigiatura e due moderni centri di imbottigliamento. Ad oggi, siamo leader nella produzione di lambrusco e vini frizzanti emiliani oltre che i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo”.
Sono oltre 700mila i quintali di uve pigiate derivanti dalla coltivazione di circa 4000 ettari di vigne ricadenti, quasi interamente, nelle zone delle più importanti Doc di lambrusco tra cui i prodotti di punta della cantina: Lambrusco Reggiano Doc, di Sorbara, Salamino di Santa Croce e Grasparossa di Castelvetro.
Vino che per le sue caratteristiche di freschezza e leggerezza si può bere in ogni occasione – proseguono gli esperti aziendali -, il lambrusco si è diffuso anche laddove si poteva riscontrare ritrosia nel consumo di vino. Adatto anche durante i pasti veloci di tutti i giorni, questo vino può vincere la scommessa di coniugare una grande qualità alla facilità di utilizzo, differenziandosi quindi da quei vini impegnativi, pesanti e spesso dai costi proibitivi”.

 

Magis e una socia speciale

Tra i più importanti soci e fondatori di Riunite, la società agricola il Naviglio, è un’azienda di vecchia costituzione che gode del notevole bagaglio di esperienza dei titolari Bruno e Servio Fantini, attuali gestori insieme ai figli Mauro e Alberto.
L'azienda si sviluppa nelle campagne della bassa reggiana su una superficie di circa 33 ettari, di cui 20 adibiti a vigneto di recente impianto.
I vigneti dell’azienda sono seguiti da Mauro che, insieme agli agronomi di Riunite&Civ, cura costantemente le varie fasi fenologiche delle cultivar e, di conseguenza, decide i trattamenti e le lavorazioni da svolgere.

Le uve rosse che produciamo – spiegano i titolari - sono Salamino, Sorbara, Ancelotta dell'Emilia, Grasparossa, Malbo Gentile e Lambrusco Marani. La filosofia che ci contraddistingue, è quella di mantenere alti standard qualitativi abbinati ad un impiego delle più rilevanti tecnologie in campo viticolo. Ne è un esempio la vendemmia meccanica programmata che, consentendo di rilevare gli indici di maturazione dell’uva, ci permette di raccogliere nel giorno più opportuno. Una filosofia questa – spiegano -, ambiziosa e perseguibile solo grazie alla ricerca e alla collaborazione con importanti aziende operanti in campo agricolo.
Proprio per questo, nel 2010 abbiamo scelto di entrare in Magis con 3,5 ettari di vigneto. Abbiamo visto, nella ricerca di prodotti fitosanitari impiegabili in viticoltura sempre più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che del prodotto finale, lo scopo comune.
Fin dal primo anno di ingresso in Magis – proseguono -, grazie alla riduzione del numero dei trattamenti, abbiamo riscontrato un abbassamento dei costi di manodopera e di quelli relativi all’utilizzo delle macchine operatrici. A ciò, si è aggiunto un miglioramento nella gestione temporale del vigneto.

Purtroppo non è possibile stabilire differenze sostanziali tra il vitigno Magis e quello standard in quanto il 2011 è stata un’annata semplice dal punto di vista fitosanitario.
Grande vantaggio – concludono - deriva dalla presenza del comitato tecnico scientifico, garanzia necessaria per il raggiungimento degli obiettivi iniziali del progetto. Una nota dolente, al contrario, è il costo dei prodotti che è ancora superiore rispetto a quelli standard”.

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