Il ministro delle Politiche agricole Mario Catania, ha partecipato al Consiglio generale della Fedagri Confcooperative.
"Un incontro che mi ha fatto particolarmente piacere con una realtà così vitale come è la cooperazione", ha detto nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente dell'associazione Maurizio Gardini.
Il ministro ha ripetuto che tutto il lavoro che si sta svolgendo riguarda l'emergenza derivante dal destino dell'euro e dell'Unione europea e che il Governo sta rispondendo a questa emergenza con un provvedimento con il quale l'agricoltura è stata chiamata al sacrificio con una imposizione che è oggettivamente importante ed in un contesto che non consente trattamenti differenziati.
Il ministro ha confermato che esistono emendamenti parlamentari, dei quali si occupa il ministro per i rapporti con il Parlamento, volti a ridurre l'imposizione fiscale su talune tipologie di terreni ed edifici rurali, ma è apparso scettico sulla possibilità di una loro approvazione. Catania ha riferito che nel corso del consiglio nazionale si è parlato di Pac spiegando che il dibattito sulla riforma ha subito un rallentamento a causa del fatto che tutta la dinamica europea è schiacciata sulla crisi.
"Ciò nonostante - ha aggiunto - in questi ultimi 20 giorni il Governo ed io abbiamo fatto un pressing sulla Commissione per sostenere significative modifiche". Il ministro ha affermato che sarebbe molto negativo se l'Italia agisse, nella trattativa, partendo dal presupposto che la riforma non sarà portata a termine. Catania ha confermato che nel prossimo consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Unione, in programma per giovedì e venerdì, si parlerà sia di Pac sia di pesca.
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Fonte: Agrapress