Fondate cinquant'anni or sono dalla volontà di trenta aziende agricole, Le Cantine Leonardo oggi sono una cooperativa che conta 160 soci conferitori per 500 ettari di vigna.
Le aziende che compongono il gruppo sono quattro: Fattoria Montalbano, Cantina di Montalcino, Casa di Valle e Dalle Vigne.

La sede centrale si trova nel territorio comunale di Vinci ed i vigneti, dislocati su un vasto territorio prevalentemente collinare, garantiscono l'ambiente ideale per ciascuna tipologia di vitigno coltivata.
E' protagonista il Sangiovese, cui si affiancano Merlot, Syrah, Canaiolo, Trebbiano e Chardonnay.

Assecondare la natura affinché le vigne offrano un prodotto eccellente è la filosofia aziendale da cui deriva la qualità delle uve e, di conseguenza, del vino.

Le Cantine Leonardo da Vinci, da ormai cinque anni, hanno messo a disposizione della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Firenze, un ettaro di vigneto in cui è in corso un progetto di ricerca che, ad oggi, ha individuato cinque migliori biotipi di Sangiovese scelti per colore, profumi, struttura e, più in generale, per tutti i pregi enologici. 

Le innovazioni attuate dalle Cantine Leonardo da Vinci in questi anni hanno riguardato le operazioni di impianto vitivinicolo, al realizzazione e cura delle vigne fino alla trasformazione dell'uva in vino e l'attenzione alla qualità del prodotto, oltre che la tutela del consumatore. E in Magis hanno trovato il fil rouge della continuità.

Siamo entrati in Magis nel 2010” racconta Sara Nonni, che si occupa di comunicazione e marketing “dapprima con tre ettari per poi aggiungerne altri tre nel secondo anno.
I nostri agronomi, aderendo al progetto, hanno accettato con piacere le indicazioni della comunità scientifica nel seguire pratiche agronomiche che, in parte, erano già attuate da Cantine Leonardo da Vinci, ma che per altri aspetti hanno arricchito le nostre conoscenze. 

Pur non rilevando a livello commerciale un'influenza misurabile della produzione Magis, tra i punti di forza del progetto, a livello tecnico, inseriamo sicuramente il bel prospetto sul servizio agrometereologico che in maniera molto dettagliata fornisce informazioni utili.

La presenza del Comitato tecnico Scentifico ha permesso in un confronto con tra i nostri agronomi e i tecnici dell'Università di Milano, da cui è scaturita una valutazione positiva del nostro operato.
Infatti, le pratiche agronomiche da loro indicate nel protocollo erano già in atto da tempo nella nostra azienda. Inoltre l'Università di Bari ci ha permesso di fare analisi importanti dei residui fitosanitari e delle ocratossine a costo zero.

Essendo stato il 2011 un annata piuttosto 'facile' dal punto di vista fitosanitario, non abbiamo rilevato significative differenze tra il vitigno a conduzione Magis e nquello aziendale; in ogni caso, abbiamo potuto impiegare prodotti meno blasonati.

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