La vendemmia 2011 in Italia è salva grazie all'impegno di 30mila lavoratori stranieri che garantiscono la raccolta delle uve destinate ai più pregiati vini di qualità, dal Brunello di Montalcino al Barbaresco fino al prosecco nel cui distretto lavorano immigrati di ben 53 differenti nazionalità, da 4 diversi continenti. 

E' quanto emerge da un'analisi sulla vendemmia "multietnica" attualmente in corso lungo tutto lo stivale. 

"Nel corso degli anni è cresciuta la presenza tra i filari dei lavoratori stranieri che sono diventati una componente indispensabile dei principali distretti vitivinicoli nazionali dove, senza di loro, la produzione sarebbe a rischio", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini

Quasi il 15% dei 210mila lavoratori impegnati nella raccolta delle uve è straniero. 

"La presenza di lavoratori stranieri contribuisce - secondo la Coldiretti - peraltro in misura significativa al ringiovanimento delle campagne in quanto si tratta spesso di lavoratori con una età molto inferiore a quella media dei settore. Secondo Coldiretti non bisogna poi dimenticare il ruolo degli stranieri nel ripopolamento di centri minori spesso collegati ad importanti attività vitivinicole".