"Lo stallo dei consumi investe soprattutto gli alimentari. Sono in costante aumento le famiglie italiane che, alle prese con il 'caro-vita' e gli effetti della crisi economica, sono costrette a risparmiare su cibo e bevande". Lo sostiene la Cia, Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi da Confcommercio e Istat.
"La spesa alimentare, da 461 euro mensili a famiglia nel 2009, cala a 447 euro in media al mese nel 2010. Vuol dire - spiega la Cia - il 3,1% in meno in dodici mesi e ben il 6% in meno da quando è cominciata la crisi".
"Se nel 2008 il budget riservato alla 'dispensa' era pari complessivamente a 5.700 euro per famiglia, nel 2009 scende a 5.532 euro, per poi toccare quota 5.364 euro a fine 2010. Nel giro di un triennio, quindi, gli italiani hanno ridotto di circa 350 euro la parte dello stipendio per cibo e bevande, provocando un'accelerazione della tendenza alla perdita di peso degli acquisti alimentari, scesi dal 17,3% al 16,5% del totale della spesa sul territorio nazionale. E i 'tagli' alla tavola - dichiara la confederazione - non riguardano affatto beni superflui, ma prodotti di prima necessità che sono alla base della nostra dieta mediterranea".
In base ai risultati di un sondaggio della Cia, infatti, risulta che il 41,4% degli italiani ha diminuito gli acquisti di frutta e verdura, il 37% quelli di pane e pasta ed il 38,5% quelli di carne rossa e pesce.
Confeuro, grande preoccupazione per il settore agroalimentare
Il calo della fiducia dei consumatori e lo stallo dei consumi preoccupano il settore agroalimentare. A sottolinearlo è il presidente della Confeuro, Rocco Tiso in relazione ai dati resi noti dall'Istat e da Confcommercio.
"Le difficoltà dell'agricoltura italiana, colpita da una fase recessiva che sta sminuendo il prestigio internazionale conquistato dalla qualità delle produzioni nostrane - osserva Tiso - richiedono un intervento deciso da parte delle istituzioni, capace di rilanciare il rapporto di fiducia tra i cittadini e gli operatori dell'indotto agroalimentare".
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Fonte: AgricolturaOnWeb